Formula 1

F1, futuro a rischio per la Force India: incombono i pesanti problemi finanziari

Sergio Perez - Foto Bruno Silverii
Sergio Perez - Foto Bruno Silverii

Dopo una stagione esaltante, il 2018 non è iniziato nel migliore dei modi per la Force India. Le aspettative erano alte e confermare il quarto posto dietro Mercedes, Ferrari e Red Bull era un obiettivo da replicare considerando le potenzialità mostrate nel 2017 da macchina e piloti. Nel primo Gran Premio stagionale di Formula 1 in Australia, Sergio Perez e Esteban Ocon hanno chiuso in undicesima e dodicesima posizione fuori dalla zona punti conducendo una gara anonima. Alle spalle di questo risultato deludente, però, vi sono dei pesanti problemi finanziari cui la scuderia indiana è chiamata a risolvere in breve tempo per non uscire di scena in maniera clamorosa.

TEMPO QUATTRO SETTIMANE – Una vera e propria “scadenza” imposta dal team principal della Force India Robert Fernley che a ‘Auto Bild’ ha voluto fare il punto della situazione. Nel giro di quattro settimane si potrà capire quale sarà il futuro della scuderia indiana nel tentativo di trovare importanti fondi per proseguire regolarmente la stagione: “Nelle prossime quattro settimane capiremo se riusciremo a sopravvivere – spiega senza mezzi termini Fernley – Dobbiamo trovare un bel po’ di soldi in un arco di tempo piuttosto limitato“. In tal senso la Force India nel corso delle ultime settimane si era mossa in anticipo richiedendo a Liberty Media di anticipare i premi della passata stagione. Il gruppo americano ha dato il proprio consenso ma nel discorso globale con gli altri team non è stata raggiunta l’unanimità: “Avevamo bisogno dell’approvazione di tutti gli altri team ma la Williams ha posto il veto. Abbiamo un piano che nelle prossime due o tre settimane potrebbe funzionare“.

CRITICHE HALO-INFRADITO – E dunque si andrà avanti a “singhiozzo”, in breve tempo, nel tentativo di trovare nuove partnership e nuovi fondi. Pochi giorni prima dal via del primo week end stagionale la Force India ha stretto una collaborazione con ‘Havaianas’, marchio d’abbigliamento che fabbrica infradito. Il logo è stato posto sull’halo trasformando la protezione della monoposto come la “parte superiore” di una scarpa gigantesca. Una scelta che ha scaturito numerose critiche contando anche il fatto che la McLaren aveva stretto una partnership con ‘Gandys’ solo in occasione della gara di Melbourne per altro per scopi benefici (clicca qui) raccogliendo denaro per una fondazione di orfani.

MALLYA, INIZIA L’ESPROPRIAZIONE – E non è tutto, perché nel caos finanziario vi è anche la complicata situazione del proprietario Vijay Mallya. Per una serie di operazioni senza la previa approvazione della ‘Reserve Bank of India’ il numero uno della scuderia ha abbandonato la sua nazione per trasferirsi in Gran Bretagna dal 2016 scappando via a numerosi guai giudiziari. Il Ministero delle Finanze indiano, però, nelle ultime settimane ha dato via all’espropriazione delle proprietà di Mallya a seguito dell’ennesima mancata risposta alle convocazioni del tribunale di Delhi tra i mesi di novembre e dicembre 2017.

Un caos finanziario che mina la sicurezza e le potenzialità della Force India, chiamata a confermarsi dopo l’annata esaltante. Una situazione complicata esternata a tutto il paddock durante il corso della terza sessione delle prove libere a Melbourne. Nelle condizioni miste fra bagnato ed asciutto, la scuderia indiana è stato l’unico team a non scendere in pista per non rischiare di rovinare la monoposto in quanto, la precaria situazione finanziaria, non avrebbe permesso la sostituzione delle componenti. Si lotta per la sopravvivenza, con il freno a mano tirato, sperando che le nubi finanziarie spariscano per tornare a livelli competitivi.

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