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Judo: intervista a Edwige Gwend (VIDEO)

Edwige Gwend in allenamento - Foto Luca Fiorino

Amo stare sul tatami a piedi scalzi”. Non c’è miglior modo se non partendo da questa dichiarazione per descrivere la spontaneità e la sincerità di Edwige Gwend, prossima protagonista nella ventiquattresima edizione dell’European Open in scena al PalaPellicone di Ostia (Roma) questo weekend. Nata in Camerun ma italiana a tutti gli effetti, la forte judoka classe 1990 è ormai certa di un pass anche per l’Olimpiade di Rio 2016, nella quale conta di entrare come testa di serie nella categoria 63 kg. Questa sarà la sua seconda partecipazione ai Giochi olimpici dopo quella di quattro anni fa a Londra in cui perse dalla cinese Xu Lili, poi vincitrice della medaglia d’argento. La judoka azzurra si è concessa in esclusiva ai microfoni di Sportface rivelando quali sono i suoi obiettivi senza nascondere il suo più grande sogno.

Quali sono gli obiettivi più immediati? Come ti avvicini all’appuntamento dello European Open di Roma?
“Siamo qui, in casa, per preparare lo European Tour di Roma in programma questo weekend. Arriviamo già da una settimana piuttosto impegnativa, siamo appena tornati dal Grande Slam di Parigi. Purtroppo la trasferta francese non si è conclusa proprio positivamente per cui speriamo di far decisamente meglio qui a Roma”.

Per i prossimi Giochi sei di fatto già qualificata. Quali sono i tuoi propositi?
“Sì, sono già qualificata però sarebbe bene riuscire a mantenere una posizione entro le prime otto per avvalersi della testa di serie”.

Hai già fatto la tua prima partecipazioni ai Giochi olimpici di Londra quindi immagino che pagherai meno l’emozione.
“Sono maturata, l’età è totalmente diversa, non a caso tra un mese avrò 26 anni. Sicuramente sono più consapevole delle mie capacità rispetto a quattro anni fa per cui le aspettative sono maggiori rispetto a quelle passate”.

Possiamo parlare di medaglie o per scaramanzia è meglio tacere?
“Per scaramanzia non si dice ma poi è ovvio che tutti vanno alla ricerca della medaglia. Una volta che si arriva a Rio è lecito puntare in alto ed alla medaglia”.

Quale aspetto ami particolarmente del judo?
“Una cosa che non smetterò mai di dire è che amo stare sul tatami a piedi scalzi. Io detesto portare le scarpe e quindi quale sport migliore se non questo?”.

SportFace