Ciclismo

Giro d’Italia 2018, quinta tappa: Battaglin, obiettivo centrato. Lopez perde terreno, ecco l’Etna

Miguel Angel Lopez - Foto profilo Facebook

Finalmente Enrico Battaglin. Il veneto della Lotto NL Jumbo torna alla vittoria nella quinta tappa del Giro d’Italia 2018, sul traguardo siciliano di Santa Ninfa. Per il vicentino si tratta del terzo successo in carriera nella corsa rosa, il primo dal 2014: con il risultato di oggi Battaglin ritrova quello status di corridore di assoluto talento che nelle ultime stagioni aveva perso, tra infortuni e discontinuità. Continua quindi l’ottimo inizio degli italiani, con la terza vittoria azzurra e il secondo posto odierno di un pimpante Giovanni Visconti. Chiude il podio di giornata un’altra garanzia di queste prime tappe, il portoghese Goncalves della Katusha.

LOPEZ, CHE ERRORE – In ottica classifica generale i 153 km da Agrigento a Santa Ninfa portano in dote soprattutto i 43″ persi da Miguel Angel Lopez, capitano dell’Astana. Lo scalatore colombiano è stato infatti vittima di un ingenuo errore nel finale, con un’uscita di strada che lo ha condannato a inseguire e pagare dazio negli ultimi chilometri. Adesso il suo ritardo è già vicino ai due minuti rispetto alla maglia rosa: a “Superman” non resta quindi che attaccare sulle salite, quel terreno dove non teme rivali quando è in giornata.

Per il resto giornata essenzialmente tranquilla per i big, con Rohan Dennis che arriva in rosa al primo vero arrivo in salita di domani sull’Etna. Bene anche i vari Dumoulin, Aru e Froome, mentre merita ancora una volta una menzione particolare Domenico Pozzovivo con la sua Bahrain Merida. Il lucano infatti è rimasto coinvolto nella caduta a 14 km dall’arrivo, salvo poi riuscire a ricucire il “buco” con la prima parte del gruppo e chiudere anche al nono posto la tappa odierna. Pozzovivo avvicina quindi nel migliore dei modi il primo vero test probante, dove sono attesi i primi verdetti.

ADESSO SI FA SUL SERIO – Ma finalmente ecco che all’orizzonte si staglia l’Etna, protagonista assoluto della sesta tappa: i 15 km di salita che porteranno il Giro ai 1736 metri dell’Osservatorio Astrofisico potranno dirci molto sulle attuali condizioni degli uomini di classifica. I dubbi troveranno risposta, le sensazioni verranno confermate o smentite, le sorprese potranno rendere inaspettato il finale della tappa più attesa della prima settimana. Tra boschi e pietre laviche, il vulcano potrebbe essere trampolino di lancio o luogo di sofferenza.

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