Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Chaves-Yates: la coppia che scotta trionfa sull’Etna e lancia la sfida

Simon Yates - Foto di Connor Mah CC BY-SA 2.0

Ci sarà da divertirsi. È qualcosa di più di una speranza quella che lascia in dote la sesta tappa del Giro d’Italia 2018: l’Etna, primo arrivo in salita di questa edizione, è stato teatro del trionfo della Mitchelton-Scott. Il colombiano Esteban Chaves ha infatti conquistato la tappa resistendo in fuga al rientro dei big sulla salita finale. Insieme al colombiano è arrivato il capitano designato della squadra, un brillantissimo Simon Yates che ha concesso la vittoria al compagno per poi andare a vestire la maglia rosa. Una giornata davvero trionfale per i due, che adesso occupano primo e terzo gradino del podio virtuale.

BATTAGLIA TRA I BIG – Gli ultimi chilometri vedono andare in scena un grande spettacolo tra tutti gli uomini di classifica. Molto bene l’Astana, ma l’attacco di Miguel Angel Lopez non sortisce gli effetti sperati. Sofferenza (almeno apparente) per Aru e Froome, mentre Tom Dumoulin appare molto lucido nella gestione dei momenti della gara. Sugli scudi ancora Domenico Pozzovivo, pronto a rintuzzare ogni attacco per poi ripartire, e il sorprendente George Bennett, probabilmente uno dei più brillanti sulle arcigne pendenze del vulcano. Nel finale bene anche Thibaut Pinot: per tutti questi corridori l’incognita sarà la tenuta di questa invidiabile condizione nell’arco delle tre settimane. Discorso inverso invece per Froome e Aru, la cui speranza non può che essere quella di andare in crescendo con il passare delle tappe. In ogni caso tutti questi nomi sono arrivati insieme sul traguardo, nonostante scatti, controscatti, distacchi e rientri.

“ROCCIA” AL TAPPETO – La vittima eccellente di giornata per la classifica generale è senza dubbio Davide Formolo. Il capitano della Bora Hansgrohe è stato davvero sfortunato, cadendo all’imbocco della salita finale dopo essere rimasto colpevolmente nelle retrovie del gruppo. I postumi dell’incidente, insieme allo sforzo per rientrare subito sui migliori, hanno aperto lo scenario di una vera e propria crisi. Al traguardo Formolo ha pagato circa cinque minuti, uscendo di fatto dalla classifica a meno di clamorosi ribaltoni nel prossimo futuro. Per il giovane bergamasco sembra quindi svanire quasi del tutto l’obiettivo di confermare la top-10 finale conquistata dodici mesi fa.

TUTTO APERTO – In mezzo a tanta incertezza ed equilibrio, una cosa è certa: potrebbe essere il Giro più aperto e imprevedibile degli ultimi anni. Tanti infatti i pretendenti al podio, tra giovani in rampa di lancio e campioni che non intendono cedere il passo. Adesso una giornata sulla.carta tranquilla: Viviani potrebbe calare il tris a Praia a Mare. Ma sabato e domenica si torna a salire: Montevergine di Mercogliano e Gran Sasso ci daranno nuovi indizi sull’appassionante strada verso Roma.

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