Ciclismo

Ciclismo, Tirreno-Adriatico 2021: l’analisi del percorso e le altimetrie

Tadej Pogacar - Foto Twitter

Dal 10 al 16 marzo andrà in scena la Tirreno-Adriatico 2021, che torna nella sua consueta collocazione dopo essere stata svolta a settembre nel 2020. Anche quest’anno gli organizzatori hanno creato un percorso misto, dove potranno mettersi in mostra sia velocisti che uomini da montagna. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio le difficoltà e il profilo altimetrico di ognuna delle sette frazioni della “Corsa dei due mari”.

TIRRENO-ADRIATICO: CALENDARIO, ORARI, TV E STREAMING

STARTLIST E FAVORITI

L’ALBO D’ORO

La prima tappa (Camaiore-Camaiore, 156 km) è pianeggiante e destinata alle ruote veloci, sarà dunque un velocista a vestire la prima maglia azzurra di questa edizione. La seconda tappa (Camaiore-Chiusdino, 202 km) ha invece un profilo mosso, con vari saliscendi nell’ultima parte e un arrivo in leggera salita (7.5 km al 3.5%). Per vincere a Chiusdino serviranno quindi resistenza ed esplosività. La terza tappa (Monticiano-Gualdo Tadino, 219 km) è prevalentemente pianeggiante, ma gli tre ultimi chilometri sono in leggera salita arrivando fino al 3% dell’ultimo chilometro. La volata di gruppo resta lo scenario più probabile ma non sono da escludere attacchi da parte di finisseurs.

La quarta tappa (Terni-Prati di Tivo, 148 km) è la tappa regina di questa edizione, dato che prevede l’unico arrivo in salita. Dopo un primo tratto pianeggiante, a 50 chilometri dalla conclusione si affronta la salita di Passo Capannelle (13.8 km al 4.5%) seguita da 30 chilometri di discesa. Si arriva dunque ai piedi della salita finale verso Prati di Tivo (14.5 km al 7%), salita classificata come HC, molto regolare con la pendenza che resta quasi sempre intorno al 7%.
La quinta tappa (Castellalto-Castelfidardo, 205 km) è la classica tappa dei muri marchigiani. Dopo la prima metà pianeggiante si entra nel circuito di 23 km di Castelfidardo da ripetere per quattro volte. Il circuito è caratterizzato da muri (anche in doppia cifra) e discese, l’arrivo è posto in cima ad uno strappo di 600 metri al 9% con pendenza massima del 12%.
La sesta tappa (Castelraimondo-Lido di Fermo, 169 km) è prevalentemente pianeggiante ed è dedicata ai velocisti.
La settima e ultima tappa (San Benedetto del Tronto-San Benedetto del Tronto, 10 km) è la classica cronometro individuale conclusiva della Corsa dei due mari. Profilo completamente pianeggiante, dedicata agli specialisti delle prove contro il tempo.

Le altimetrie di tutte le tappe

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