Serie A

Udinese, Gotti: “Ripartenza difficilissima, serve una visione più ampia”

Il pallone della Serie A Tim 2017-2018
Foto Antonio Fraioli

Luca Gotti, tecnico dell’Udinese, intervenuto nel corso della puntata di lunedì di Udinese Tonight, ha affrontato il tema della possibile ripresa della Serie A: “Sarà un piacere ritrovare i ragazzi in occasione del ritiro di squadra dopo uno stop così lungo. Ciò che sarà possibile fare in campo e cosa no ancora non lo sappiamo con precisione, ci adatteremo alle disposizioni delle autorità competenti“. “Non mi sembra comunque scontato che la ripresa degli allenamenti porterà anche alla ripartenza del campionato” ha aggiunto Gotti, “con gli elementi che ci sono dati oggi mi sento di dire che riprendere a giocare sarà difficilissimo. I punti critici sono a mio avviso la quarantena del gruppo squadra in caso di nuovo contagi, la responsabilità civile e penale del medico sportivo e di un responsabile della società, infine i viaggi“.

Ritengo che per far ripartire il calcio ci vogliano una visione molto più ampia e delle condizioni diverse da quelle che si prospettano attualmente. Se il campionato riprendesse e poi fossimo costretti a sospenderlo avremo fatto un enorme autogol” ha aggiunto il tecnico, che ha parlato poi degli allenamenti dei suoi: “In queste settimane i giocatori sono stati maggiormente in contatto con i preparatori tecnici e i collaboratori. Il mio intervento è stato più marginale, ho cercato di essere di supporto a livello psicologico per chi ne avesse più bisogno”.

Ho avuto modo di riguardare alcune delle ultime partite giocate” ha spiegato Gotti, “vincere a Bologna avrebbe cambiato tanto sia nella percezione del percorso intrapreso sia nella classifica, diventata improvvisamente molto più ristretta”. “Il fatto che la sosta forzata sia giunta in quel momento mi è dispiaciuto. Se si ripartirà cercheremo di far trovare pronta la squadra per ogni eventualità, di tirare fuori il meglio da ognuno per metterlo a servizio del collettivo. Ciò che indubbiamente mancherà di più sarà il pubblico, l’aspetto emotivo di una partita coinvolge a pieno titolo anche la tifoseria” ha concluso il tecnico.

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