Stavolta non ci sarà Amauri. E nemmeno Vlahovic che a novembre frenò la marcia di Pioli. La corsa Scudetto del Milan però si incrocerà nuovamente con le ambizioni europee di una Fiorentina che negli ultimi anni la veste della guastafeste Scudetto l’ha indossata più che volentieri. Si gioca in un San Siro strapieno e dopo il clamoroso passo falso dell’Inter a Bologna, non è chiaro se sia più la pressione o l’entusiasmo a prevalere. Nel 2012 ancora sotto l’effetto-Barça, il Milan subì un brutto passo falso davanti a una bella Fiorentina in lotta salvezza: il gol vittoria lo siglò Amauri, in quello che poi fu l’unico sigillo della poco fortunata esperienza viola. Poi la Juve vinse col Palermo e ci fu il sorpasso, pochi mesi dopo le polemiche per il gol di Muntari. Oggi le polemiche arbitrali sono le stesse di dieci anni fa, ma il Milan è avanti.
La Fiorentina arriva a San Siro dopo il clamoroso passo falso con l’Udinese. Probabile qualche cambio. Vincenzo Italiano potrebbe affidarsi a Riccardo Saponara, ex di turno che ha giocato le sue prime otto partite nel massimo campionato italiano proprio con la casacca rossonera, sotto tre allenatori differenti (Allegri, Seedorf e Inzaghi). E che da ex vede nel Milan la sua vittima preferita con tre gol in nove sfide. La sua è una delle tante sotto trame di un Milan-Fiorentina dal peso enorme. “Ho segnato tanti gol diversi da loro, sicuramente quello contro il Milan è stato un momento speciale per la sua bellezza e importanza“, disse a proposito del match di andata. Da valutare Zlatan Ibrahimovic che con la doppietta al Franchi è diventato il 24º giocatore nella storia della Serie A ad andare in doppia cifra di gol contro quattro differenti squadre nella competizione (oltre ai viola, anche Roma, Palermo e Parma). Sono le sue partite, Pioli ci pensa ma è più probabile una staffetta come contro la Lazio con quell’altro gigante di Giroud. Altra dose di esperienza che a questo punto del torneo può rivelarsi decisiva.
