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Allo Stadio Adriatico, uno spettacolare Pescara conquista la prima vittoria sul campo del suo campionato ed annichilisce 5-0 un Genoa davvero impotente. Partita straordinaria degli azzurri che coincide con il ritorno in panchina di Zdenek Zeman. In rete due volte Caprari, Benali e Cerri dopo l’autorete di Orban.
Ampiamente superiori alla sufficienza tutti i giocatori del Pescara, con il centrocampo in primis, ma anche Cerri, che ha funzionato a meraviglia. L’uomo partita è Caprari con la sua doppietta che manda il Pescara a quota 12 e a -10 punti dall’Empoli e la salvezza. Senza fine la crisi del Genoa, a cui la vittoria manca da più di 10 incontri e con Ivan Juric a rischio esonero.
PESCARA
Bizzarri 6.5 – Mai veramente impegnato in una giornata pazzesca per tutta la squadra.
Zampano 6.5 – Meno offensivo di Biraghi, ma ugualmente attento in fase difensiva.
Stendardo 6.5 – Provvidenziali 2-3 suoi colpi di testa ad allontanare il pallone dall’area di rigore. Mette in campo tutta la sua esperienza e completa una partita senza alcun errore degno di nota.
Coda 7 – Molto aggressivo, ma sempre preciso e spesso in anticipo quando c’è bisogno di intervenire sugli avversari. (Dall’82’ Bovo sv)
Biraghi 7.5 – Filtrante intelligentissimo per il gol di Caprari. Spesso si spinge anche in avanti, ma senza mai lasciare libertà in attacco agli avversari. Grande intesa con Caprari, la cura Zeman su di lui sembra già aver sortito qualche effetto.
Memushaj 8 – Assist fantastico in occasione del terzo gol. E’ meno offensivo rispetto all’era di Oddo ma in fase di impostazione sbaglia pochissimo rimanendo quasi sempre al centro del gioco biancazzurro.
Bruno 7.5 – Assist illuminante per il primo gol, nel complesso buonissima partita che lo vede sempre lottare con buoni risultati.
Verre 7 – Dei 3 di centrocampo è quello che si muove con più libertà: gioca sempre molto velocemente il pallone e prova spesso a dialogare con Cerri. Tiene bene la posizione anche in fase di non possesso, in una partita per lui davvero positiva. (Dal 72′ Muntari sv)
Benali 7.5 – Poco spazio per lui nella fase iniziale, ma col passare acquisisce una fiducia incredibile finalizzando la meravigliosa azione del 3-0. (Dal 75′ Pepe sv)
Cerri 8 – Causa il primo con un grandissimo movimento e partecipa aanche all’azione del 3-0 . Per tutto il match la difesa avversaria fatica enormemente a marcarlo. Trova il meritatissimo gol nel finale, in un match davvero da incorniciare.
Caprari 8 – Bel tocco ad anticipare Lamanna sul gol. Attacca sempre lo spazio a partire dalla sinistra e, all’occorrenza rientra anche per il raddoppio nella propria metà campo.
Allenatore: Zeman 8.5 – Partita folle dei suoi giocatori. E’ già netta la sua impronta, non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche mentale. Il centrocampo tiene poco la palla, ma la fa girare a velocità impressionanti, producendo un gioco simile a quello che il Pescara aveva mostrato in Serie B, sia con lui che con Massimo Oddo nella scorsa stagione.
GENOA
Lamanna 4.5 – Qualche responsabilità in occasione della prima e la quarta rete quando Cerri lo salta troppo facilmente. Per il resto è quasi impotente con la sua difesa nettamente in balia dei padroni di casa.
Izzo 5 – Soffre maledettamente da terzino contro Caprari. Sbaglia evidentemente anche il movimento in avvio quando rimane troppo alto lasciando Cerri in vantaggio su Burdisso. In generale comunque è quello che combatte con più impegno nella retroguardia rossoblu.
Burdisso 3.5 – Si fa sorprendere da Cerri sul gol e sbaglia, insieme ad Orban, la chiusura su Memushaj che libera Benali per il 3-0. Malissimo anche in occasione del quarto gol
Orban 3 – Una domenica da incubo. Sarebbe questo il titolo se oggi girassero un film con lui come protagonista. Sfortunato sul primo gol, ma sbaglia clamorosamente sugli altri 2: permette a Caprari di rimanere in gioco andando fuori tempo e sbaglia anche lui su Memushaj.
Laxalt 4.5 – Comincia più che bene in difesa, ma col passare dei minuti fatica troppo in un ruolo non suo.
Cataldi 4.5 – Troppo statico, completamente assente in fase di marcatura e molto falloso in cabina di regia.
Hiljemark 4 – Si muove di più rispetto a Cataldi ma con eguale, se non peggiore riscontro. Esce dopo 30 minuti per fare spazio a Pandev, alla ricerca di una disperata e irraggiungibile impresa. (Dal 30′ Pandev 5 Entra con grinta, ma non gli resta altro che rassegnarsi in una giornata davvero da buttare nel dimenticatoio.)
Lazovic 5 – Spesso fuori posizione anche lui in fase difensiva. Sembra un pesce fuor d’acqua dopo una meravigliosa prima parte di campionato. (Dal 46′ Pinilla 4.5 Paga anche lui lo scontro con i due difensori, uscendo nettamente sconfitto)
Rigoni 5.5 – Cambia spesso posizione, si impegna, ma davanti ad una squadra così organizzata non riesce ad incidere in alcun modo.
Palladino 5 – Sua l’unica vera occasione del Genoa, in una partita comunque difficilissima. Sciagurato anche lui sul secondo gol, quando si fa sfuggire Caprari in area di rigore.
Simeone 5.5 – Sufficiente, in avvio, per la solita voglia e la solita capacità di lottare. Ma alla fine, i centrali biancazzurri costringono anche lui ad arrendersi. (Dal 61′ Edenilson 6 Merita la sufficienza per la vivacità con cui approda sul campo, senza però riuscire a contagiare i compagni.
Allenatore: Juric 3.5 – Continua il declino della sua squadra, non più aggressiva come un tempo e che fa dannatamente difficoltà a creare occasioni da gol. Il centrocampo, con i nuovi innesti, non funziona contro una squadra molto più ordinata. La difesa è in confusione totale. La sua panchina comincia a traballare pesantemente e c’è bisogno al più presto di un cambio di marcia. Il 4-2-3-1 ha peggiorato ancor di più le cose in fase difensiva e la tifoseria già dal primo tempo aveva abbandonato il settore ospiti e la tutta la squadra.