Serie A

Serie A 2017/2018, Lazio-Hellas Verona 2-0: le pagelle

Gabriele Sandri, Ciro Immobile
Ciro Immobile sotto la Nord con l'immagine di Gabriele Sandri - Foto Antonio Fraioli

LAZIO (3-5-2)

Strakosha 6
Spettatore non pagante nel Monday NIght dell’Olimpico, per il portiere biancoceleste è poco più di un allenamento. E’ concentrato nel dirigere la propria difesa.

Wallace 6
Il Verona non lo mette nelle condizioni di poter compiere errori come nelle ultime uscite, possono essere novanta minuti utili a riconquistare la fiducia perduta.

De Vrij 6.5
Quando tiri troppo la corda, poi si spezza. E così nella sera in cui il ds Tare annuncia che la Lazio stanca non vuole più rinnovare con l’olandese, lui offre una buonissima prestazione. Sapendo che sarà una delle ultime.

Radu 6.5
Alla 300a presenza con la maglia della Lazio, della quale ormai è una bandiera, offre un’altra prestazione perfetta. Nessuna sbavatura, attenzione massima e pure qualche incursione in avanti. (Dall’80’ Murgia s.v.).

Marusic 6
Corre all’infinito, facendo alzare il gioco della Lazio e sfruttando a pieno la fascia destra. Trova puntualmente il fondo, molto meno puntualmente va al traversone, peccando di imprecisione. Sfiora il gol con un colpo d’interno dall’area piccola.

Milinkovic-Savic 6.5
Quando è in vena, non ce n’è per nessuno. Mette da parte la leziosità che talvolta di lui infastidisce, è concreto e ricco di idee. Ha la possibilità anche di arricchire le marcature, ma la fortuna non lo assiste.

Parolo 6.5
E’ la partita giusta per poter sganciarsi dalla mediana, sfruttare i soliti inserimenti e cercare molto spesso la conclusione verso lo specchio della porta. Dirige la manovra con ordine, chiamato a fare le veci dello qualificato Leiva.

Lulic 6.5
Torna a giocare mezzala vista la squalifica di Leiva, è l’uomo ovunque di questa Lazio. Disordinato ma imprescindibile, va a prendersi palla e si inserisce. Entra nell’azione del secondo gol, dal suo tiro ribattuto nasce la doppietta di Immobile.

Lukaku 6
Nelle ultime uscite sembra aver perso il turbo e anche quell’imprevedibilità sulla corsia mancina. Le sue accelerazioni fanno comunque paura, ma i cross del belga sono inefficaci. (Dal 75′ Luiz Felipe s.v.).

Luis Alberto 6.5
Sempre al centro della manovra, si defila spesso creando superiorità numerica e favorendo gli inserimenti. Cerca la conclusione dalla distanza e addirittura da calcio d’angolo, fino a centrare una traversa che ancora trema e confezionare il pallone per il primo gol di Immobile.

Immobile 7
E’ un grande attaccante, lo fa vedere soprattutto dopo un primo tempo di diversi tentativi a vuoto. Nella ripresa ritrova il fiuto del gol, trovando la doppietta che apre e chiude la partita, in un quarto d’ora. (Dall’85’ Caicedo s.v.).

All. Inzaghi 6.5
Deve aver fatto una bella lavata di testa alla Lazio che, dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato e coppe, ritrova la vittoria e aggancia il quarto posto superando l’Inter. L’avversario non è probante ma almeno ha fatto rivedere sprazzi di gioco, idee e gol.

HELLAS VERONA (4-4-2)

Nicolas 6.5
Due interventi, a dir poco decisivi, nel primo tempo blindano la porta e salvano il risultato. Nella ripresa si deve arrendere al dominio e ai gol laziali, nonostante un altro paio di belle parate.

Caracciolo 5.5
Riesce ad arginare le accelerazioni di Lukaku ma anche a contenere Luis Alberto che si allarga, almeno nel primo tempo. Poi, complice anche un calo fisico, gli riesce sempre meno.

Boldor 5.5
E’ merito del centrale se la conclusione di Luis Alberto scuote la traversa grazie a una sua deviazione. Interessante anche il salvataggio su Marusic.

Vukovic 5
Complice un Immobile non brillante, almeno nella prima frazione gli rende difficile muoversi negli spazi. Perde il punto di riferimento con il passare dei minuti, lasciando colpevolmente buchi scoperti.

Fares 6
E’ attento quando si tratta di difendere, ad esempio allunga una traiettoria pericolosa di Marusic. Proprio nel duello con l’esterno laziale non è sempre impeccabile, talvolta lo lascia troppo libero, ma ne limita la precisione nei cross.

Romulo 6
Si fa notare per diverse discese interessanti che lo piazzano sempre nel vivo della manovra offensiva. Aiuta in fase di ripiegamento, dando sostegno a Caracciolo sulla corsia destra.

Valoti 5.5
Non si esprime al meglio in quella posizione del centrocampo, che lo limita nelle iniziative offensive. Quando si tratta di far legna è troppo debole, perde dodici duelli e va poco in pressione sugli avversari.

Buchel 5
Troppo lento e compassato, si fa schiacciare nella morsa dei centrocampisti biancocelesti. Non trova mai le verticalizzazioni per i compagni, stroncando sul nascere la manovra dell’Hellas. (Dal 58′ Calvano 6: entra almeno con il piglio giusto, trovando anche un bel tiro di controbalzo).

Verde 5
Praticamente un derby per l’ex calciatore della Primavera della Roma, che non riesce a far male alla Lazio come ai tempi del settore giovanile. Troppo evanescente, non trova mai il guizzo. (Dal 64′ Aarons 5.5: tanta voglia e qualche sgroppata interessante, ma manca anche lui in fase conclusiva).

Matos 5
Tanta corsa ma davvero poca sostanza. Le occasioni sono con il contagocce e si fa notare per un tiro senza pretese e lontano dallo specchio della porta. Totalmente insufficiente. (Dal 68′ Petkovic 5.5: il risultato è ormai compromesso e non ha le potenzialità per ribaltarlo. Non gli capita neanche una palla).

Kean 5.5
Gli capitano sui piedi davvero pochi palloni giocabili, ne lavora qualcuno ma in modo impreciso e mai incisivo. Vista la giovane età, gli risulta difficile caricarsi il peso dell’attacco sulle spalle.

All. Pecchia 5.5
Il Verona resiste per tutto il primo tempo con una certa organizzazione, ma resta arroccata nella propria metà campo senza creare azioni offensive né tiri in porta. L’atteggiamento così accorto alla fine non paga, la Lazio punisce per la chiara superiorità qualitativa.

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