Serie A

Serie A 2016-17, Roma: il pagellone della stagione

Radja Nainggolan - Foto Antonio Fraioli

Chiudere a ottantasette punti il campionato di Serie A e non vincere lo Scudetto può essere frustrante. La Roma di Luciano Spalletti però ha avuto la sfortuna di incontrare sul suo cammino una squadra che a dirla con le parole di De Rossi “sta scrivendo la storia“. La Juventus è stata un avversario troppo forte per i giallorossi che sono tuttavia riusciti a difendere il secondo posto dalle ambizioni di un Napoli spumeggiante e organizzato soprattutto nella seconda parte di stagione. La scarsa profondità della rosa è stato uno dei limiti più evidenti dei giallorossi e più dal punto di vista della qualità che da quello quantitativo. Gerson era la quarta alternativa a centrocampo, eppure non ha mai giocato. Stesso discorso per Vermaelen che ha visto il campo con il contagocce, è mancata poi una vera alternativa ad Edin Dzeko. La Roma è venuta a mancare nel mese di aprile e quel calo fisico ha compromesso la partecipazione in Coppa Italia ed Europa League.

PORTIERI

Szczesny 6.5

Se la Roma siede nel podio della seconda miglior difesa del campionato deve ringraziare anche il suo portierone giunto ormai a quella che probabilmente sarà la sua ultima stagione in giallorosso. Al club di Trigoria mancava da anni un portiere capace di infondere un tale carico di sicurezza alla difesa.

Alisson 6

Impiegato solamente in Europa League e in Coppa Italia. Non fa rimpiangere il collega polacco: la maglia da titolare sarà sua la prossima stagione

DIFENSORI

Bruno Peres 5

Uno degli ultimi botti di mercato della stagione giallorossa ma anche una delle delusioni più cocenti. Il laterale brasiliano in giallorosso è stato il lontano parente del giocatore ammirato a Torino. Ha lacune difensive importanti che non ha colmato nel corso di questa stagione al punto da perdere la maglia da titolare anche con Florenzi infortunato

Florenzi s.v.

Un infortunio dopo l’altro ne hanno compromesso la stagione. Appuntamento alla prossima stagione

Rudiger 6.5

Reduce da un brutto infortunio è stato immediatamente capace di riconquistare una maglia da titolare al centro della difesa o a destra. Probabilmente il miglior centrale della stagione giallorossa. Sabatini di lui disse: “E’ bravissimo, se non vi fidate di me, fidatevi di Loew”. I tifosi si sono fidati e hanno fatto bene.

Fazio 6.5

Scetticismo e perplessità hanno fatto da cornice al suo acquisto. Lui ci ha messo pochissimo per spazzare tutti i dubbi e per far vedere le sue qualità grazie ad un inizio di stagione portentoso che gli ha permesso di imporsi al centro della retroguardia giallorossa. Un po’ in calo nell’ultima parte della stagione ma il ‘Generale’ ha saputo conquistare un posto nel cuore dei romanisti

Manolas 6

La sua peggior stagione in giallorosso vale comunque la sufficienza. Questo significa che il valore del giocatore è importante ma il calo di rendimento nell’ultima stagione è costato agli uomini di Luciano Spalletti qualche gol preso di troppo soprattutto nel doppio confronto con la Lazio in Coppa Italia.

Juan Jesus 6

Inizio da incubo. Ma l’umiltà e la predisposizione al lavoro hanno contribuito al netto miglioramento di partita in partita del difensore brasiliano che ha saputo farsi apprezzare per le sue qualità umane anche dai tifosi più scettici.

Vermaelen 4

Chi è un appassionato di Premier League ricorderà un difensore roccioso, bravo ad impostare e con un fiuto del gol non indifferente. Ecco, la versione giallorossa di Thomas Vermaelen è un brutto ricordo di quel centrale dell’Arsenal che convinse il Barcellona a spendere una fortuna per il suo cartellino. Un cartellino rosso dopo 15’ nel match con il Porto è stato un terribile biglietto da visita che non è riuscito a cancellare. Spalletti, dopo averlo difeso, ha rinunciato a schierarlo.

Mario Rui 6

Fermo fino a gennaio per un infortunio al crociato. Il suo ritorno in campo coincide con l’esplosione di Emerson Palmieri. Gioca poco ma non sfigura

Emerson Palmieri 7

Passare da oggetto misterioso ad uomo mercato nel giro di pochi mesi non è facile. Decisivo il derby di andata quando Felipe Anderson non riuscì a toccare una palla a causa della marcatura dell’ex Palermo. Di lui Zamparini disse: “Non mi è mai piaciuto, non abbiamo mai creduto in lui”. Sabatini spese due milioni per acquistarlo, oggi è una delle sue intuizioni migliori.

CENTROCAMPISTI

Strootman 6.5

Ha avuto bisogno di almeno due mesi per tornare a livelli da grande calciatore. Normale per un atleta rimasto ai box per quasi due anni. A gennaio arriva il salto di qualità e a sprazzi si rivede il giocatore che nel 2014 aveva stupito l’Italia.

De Rossi 6.5

Vuoi la fascia da capitano mai così presente sul suo braccio, vuoi l’impellenza di un nuovo rinnovo, in ogni caso quella appena passata è la miglior stagione degli ultimi anni del centrocampista romano.

Paredes 6

Col vestito elegante nelle feste da paese e col pigiama nelle serate da gala. L’argentino ha incantato con le piccole ma ha profondamente deluso nei big match. Ha qualità importanti ma deve crescere nel carattere se vuole essere il leader della mediana giallorossa

Gerson 5

Quindici milioni per strapparlo alla concorrenza. Risultato? Quattro presenze in campionato di cui una da esterno allo Juventus Stadium. Troppo poco per chi è stato annunciato con la maglia numero 10 di Francesco Totti.

Grenier s.v. 

Acquistato a gennaio, gioca troppo poco per dare un giudizio. Quando è sceso in campo, ha mostrato buone qualità tecniche e un discreto tiro dalla distanza.

Nainggolan 7.5

Quattordici gol in cinquantuno partite. Il ruolo che Spalletti ha disegnato per lui ormai gli calza a pennello. Fiuto del gol, grinta, qualità sopraffina. E’ tra le stelle del campionato e quella appena passata è stata la stagione della definitiva consacrazione.

ATTACCANTI

El Shaarawy 6

Alti e bassi, l’ennesima stagione altalenante che inizia ad andare nel verso giusto soprattutto nel finale di stagione. In ogni caso i numeri sono dalla sua parte: dodici reti in quarantadue partite, un bottino niente male per un esterno.

Perotti 6

Riesce ad andare a segno su azione solamente all’ultimo minuto dell’ultima giornata, nel momento più decisivo contro il Genoa. Dal dischetto è infallibile ma, a differenza della prima stagione in giallorosso, conferma la sua scarsa attitudine realizzativa. Ma vederlo giocare è spesso una gioia per gli occhi e colma la scarsa freddezza in zona gol con assist e giocate di fino.

Salah 7

Non bellissimo da vedere eppure è maledettamente efficace. Diciannove reti in stagione non si fanno per caso e infatti l’egiziano dimostra ancora una volta di essere un’arma fondamentale nello scacchiere tattico di Luciano Spalletti. Rispetto alla sua prima esperienza italiana con la maglia della Fiorentina però sembra non essere totalmente sicuro dei suoi mezzi.

Dzeko 7.5

A giugno 2016 chiude la scorsa stagione con un bottino magro: 10 reti stagionali. Quest’anno ne ha fatti ventinove in Serie A, trentanove stagionali. Spalletti gli chiedeva di essere più cattivo e lui l’ha preso troppo alla lettera. Risultato: la Roma ha trovato il killer che gli mancava da tempo

ALLENATORE

Spalletti 7.5

Alle prese con la difficile gestione del finale di carriera di Francesco Totti, il tecnico si è logorato mese dopo mese, conferenza dopo conferenza. In tutto ciò però è riuscito a stabilire il nuovo record di punti in campionato e dei gol realizzati del club giallorosso. “Difficile che qualcuno possa fare meglio“, ha sentenziato De Rossi. Probabilmente ha ragione.

 

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