“Rigori? Ogni volta che vado a calciare dico che sono il migliore a calciare i rigori, che farò gol, che non sbaglierò. Acquisto fiducia mentalmente, soprattutto ora che con il Var mi è capitato di dover aspettare qualche minuto, dove la tensione aumenta. Dico a me stesso che è impossibile sbagliare, che la palla andrà dentro”. Parola di Diego Perotti, calciatore della Roma e specialista dagli undici metri quando è il momento di calciare un rigore.
Poi sui penalty più difficili della sua carriera: “Sicuramente quello nel derby all’Olimpico sullo 0-0, nel secondo tempo (stagione 2017-2018, 2-1 finale per la Roma) – ha spiegato ai microfoni di Dazn – Il portiere non ha fatto una mossa molto evidente, l’ho calciato bene ed è andato angolato, è servito per sbloccare la partita che poi abbiamo vinto. Quello di quest’anno? Contro la Juve, il portiere era Szczesny che mi conosceva. Non sapevo come si era preparato, avevo tirato tanti rigori in allenamento e tante volte me li aveva parati, sui rigori è bravissimo“.
