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Reina e il patto con il diavolo: Giampaolo può esultare

Marco Giampaolo
Marco Giampaolo - Foto Antonio Fraioli

Giampaolo salva la panchina grazie al successo contro il Genoa. Una partita dai due volti. Un primo tempo pessimo, dove i rossoneri sono andati sotto meritatamente e un secondo tempo in cui le scelte del mister rossonero hanno fatto la differenza. La qualità di Paquetà meriterebbe più fiducia, come lo strapotere fisico di Leao. In casa rossoblù resterà l’amerezza per una partita ben impostata, ma non conclusa nel migliore dei modi. La migliore di questo inizio di campionato, ma che forse non basterà ad Andreazzoli per salvare la sua panchina.

LA PARTITA

Gara delicata per entrambe le squadre: Andreazzoli e Giampaolo si giocano un pezzo di futuro. Partita che inizia con un grande furore agonistico da parte dei padroni di casa. Reina – in sostituzione di Donnarumma, infortunatosi nel riscaldamento – si fa torvare pronto in più occasioni salvando i suoi. La pressione del Genoa aumenta fino a trovare il goal con Schone. L’ex Ajax porta in vantaggio i suoi direttamente su punizione, con il portiere rossonero non esente da colpe. Nel secondo tempo è tutta un’altra musica. Giampaolo ridisegna il Milan: fuori Piatek – prima frazione di gioco disastrosa – e Calhanoglu, dentro Paquetà e Leao. Proprio i due entrati cambiano la storia della gara: il primo con una punizione battuta di prima intenzione regala un cioccolatino ad Hernandez per siglare il pareggio, il secondo si procura con una giocata paradisiaca il rigore – traformato da Kessié – del sorpasso con annesso rosso a Biraschi. I grifoni accusano il colpo e non riescono a reagire. Al minuto 93′ la possibile svolta: Reina atterra Kouamé, rigore generoso fischiato ai padroni di casa. Dal dischetto Schone, ma il suo destro finisce tra le braccia del portiere rossonero, che salva il risultato e riscatta l’errore nel primo tempo. Un KO pesante per gli uomini di Andreazzoli che rischiano di entrare in un vortice pericoloso, nonostante il campionato sia ancora nella fase iniziale.

IL PROTAGONISTA

Leao entra e cambia la gara. Giocate prodigiose, senso tattico e intelligenza calcistica. Il centravanti perfetto per questo Milan, con Piatek che non riesce ad entrare nel gioco di Giampaolo. Al portoghese bastano quarantacinque minuti per prendersi definitivamente i rossoneri. Il fiore all’occhiello della campagna acquisti milanista, dopo tante panchine si sta ritagliando un ruolo da attore principale, in una soap opera ricca di interpreti ma, di pochi attori. La serata di Genova lo lancia di diritto come punta titolare, con buona pace di Piatek. Nota speciale per Reina, che parando il calcio di rigore a tempo scaduto entra di diritto sul podio del migliore in campo.

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