Serie A

Luiz Felipe difensore 2.0: sorpresa biancoleste con l’obiettivo Nazionale

Luiz Felipe
Luiz Felipe, Lazio 2017-2018 - Foto Antonio Fraioli

Anno 2003, nei cinema italiani impazza la commedia esilarante scritta ed interpretata da Massimo Ceccherini: “La mia vita a stelle strisce”. In una campagna rurale della toscana, un gruppo di americani sconvolge una famiglia contadina con innovazioni made in USA. Nello stesso anno, dall’altra parte dell’emisfero, un bambino di appena sei anni inizia a dare i primi calci al pallone con l’idolo Ronaldo il “fenomeno”, sempre dipinto nelle sue immagini e sulla maglia che porta in spalla. Il suo nome è Luiz Felipe Ramos per tutti “Luizito”che, grazie alle sue capacità e al suo motto “non mollare mai” è riuscito a realizzare il sogno di ogni bambino sudamericano, quello di diventare un giocatore professionista in Europa.

LA STORIA – Primi calci al pallone tirati su campi di terra dove l’unico scopo è quello di divertirsi e fare un gol più dell’amico avversario. Proprio qui però Luiz un giorno viene notato da un osservatore calcistico del club Ituano. Nove presenze di ottima fattura gli sono valse la chiamata del Direttore Sportivo biancoceleste Igli Tare. Un colpo di fulmine quello del dirigente laziale per il difensore, accordo raggiunto in poche ore e la vita romana del classe 97’ può iniziare. Arrivato in un tardo pomeriggio caldo di agosto, rimane nella Capitale solo per poche ore, il tempo di svolgere le visite mediche e firmare il contratto per poi raggiungere la Salernitana in prestito. Sette presenze e un gol pesante nel derby contro il Benevento hanno contribuito in parte alla salvezza del club campano. Velocità, senso della posizione e una buona tecnica d’impostazione hanno convinto Inzaghi e il suo staff a dare una possibilità al ragazzo partito come quinto difensore dopo la partenza di Hoedt al Southampton. Dopo pochi mesi le gerarchie sono cambiate: da riserva a pedina fondamentale nello scacchiere biancoceleste, prestazioni importanti e mai una partita sotto la sufficienza e una maglia da titolare obbligatoria. Il futuro della difesa biancoceleste passerà da i suoi piedi, il ruolo di vice de Vrij (lascerà Roma a fine stagione) stampato sulla maglia e gli occhi della Nazionale Italiana addosso. Il nuovo Ct potrà contare anche sulla sua disponibilità, la sua duttilità nel giocare in tutte le posizioni di una difesa a 3, oppure da centrale a 4 potrebbero essere utili alla causa. La vita di Luiz Felipe Ramos in biancazzurro può iniziare e portare un senso di freschezza e innovazione come gli usi di una famiglia americana in aperta campagna toscana.

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