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Lezione di calcio del Sassuolo anche in casa dell’Inter. Inzaghi, ora è mini crisi conclamata

Matteo Darmian e Simone Inzaghi
Matteo Darmian e Simone Inzaghi - Foto Antonio Fraioli

Il Sassuolo è ammazzagrandi e l’Inter deve inchinarsi. Una lezione di calcio gratuita quella dei neroverdi, che passano 0-2 sprecando però un’infinità di occasioni, ma per la squadra di Inzaghi il prezzo da pagare è in realtà altissimo e sono tre punti persi in una lotta scudetto che ultimamente sembra al ribasso. Il Milan ha pareggiato a Salerno, anziché perdere terreno si ritrova con un punto in più di vantaggio. E il Napoli, che domani gioca sul campo difficile del Cagliari, può agganciare la vetta scavalcando proprio i nerazzurri. Una serata stortissima, quasi inspiegabile, al di là della tradizione che vede gli emiliani sempre un calvario e soprattutto a San Siro. Lautaro è l’ombra di se stesso, Barella al posto di Brozovic rende la metà, Sanchez fa sola confusione, Dzeko entra e sbaglia un gol già fatto. E dietro, si sbanda paurosamente: Dimarco non è Bastoni, De Vrij non è quello degli scorsi anni, Skriniar non basta.

E contro una squadra dinamica, fresca, cattiva e vogliosa di stupire come quella di Dionisi, i limiti di quella che sembrava una corazzata fino a gennaio vengono inesorabilmente meno. Dopo la pausa per le nazionali di fine mese scorso, qualcosa sembra essersi rotto: al di là della vittoria in Coppa Italia contro la Roma che sta peggio dell’Inter, è arrivato il ko col Milan nel derby, quindi il pareggio col Napoli che non ha chiuso il discorso scudetto con i partenopei, oggi il clamoroso tonfo a tre giorni dalla sconfitta – che ci può stare – contro il Liverpool in Champions. Nel momento topico della stagione, il rischio è di mandare tutto all’aria. Ma c’è ancora il recupero col Bologna e la capacità di Inzaghi di infondere calma in un ambiente ora forse un po’ in subbuglio perché sì, ora si può dire: è mini crisi.

All’8′ Gagliardini serve un Calhanoglu nella morsa dei neroverdi, il Sassuolo recupera palla e verticalizza per Raspadori che buca Handanovic con un tiro potente ma centrale. Nella sfida tra la squadra che ha segnato più gol su calcio da fermo in questo campionato (Inter, 18) e la seconda più battuta da calcio piazzato (Sassuolo, 19), è Consigli a dettare legge: Skriniar ci prova di testa da angolo, ma il portiere si supera in tuffo. E al 26’ il Sassuolo raddoppia: Traore disegna un cross in area e trova Scamacca che stacca in solitaria e trafigge Handanovic di testa. Al 39’ c’è la chance per il 3-0: Berardi si libera in mezzo a tre e col mancino lascia partire un tiro che si stampa sulla traversa. Nella ripresa Inzaghi corre ai ripari e schiera tre punte: fuori Gagliardini, dentro Dzeko. La prima occasione del bosniaco si ha al 58’: lancio di Perisic e scatto dell’ex Roma che è murato da Consigli. Un duello che si ripete al 63’: cross dalla sinistra, colpo di testa di Dzeko e intervento in controtempo del portiere neroverde. Il Sassuolo fallisce due volte il colpo del 3-0: prima col diagonale di Berardi, poi con un tocco sotto di Raspadori salvato da Skriniar. Al 72’ l’occasione più nitida è per Lautaro che a porta sguarnita dopo un cross da sinistra spara fuori: sono sette le partite consecutive senza reti dell’argentino che non faceva così male dall’agosto del 2019. Una frenata, quella dell’Inter, che parte dai singoli.

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