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“La decisione di aprire la curva Sud per i tifosi della Lazio dopo la squalifica della Nord è “a dir poco singolare”. Questo il pensiero del presidente del Coni Giovanni Malagò dopo l’episodio degli adesivi antisemiti attaccati dai tifosi della Lazio nella curva Sud dell’Olimpico. “Tutto nasce dal fatto che hanno avuto l’opportunità di poter andare in un’altra curva quando la loro era stata squalificata – ha ricordato Malago a margine della conferenza stampa di Arianna Fontana al Salone d’onore del Coni – È una procedura a dir poco singolare. Se non si danno gli esempi e si aggirano le norme, si vanifica il lavoro che stiamo facendo. Questa dinamica non riguarda gli organi di giustizia del Coni, ma tutto l’ordinamento del mondo del calcio: probabilmente questa cosa o l’hanno sottovalutata oppure è sfuggita dai radar”.
Malagò, infine, ha rivelato di aver “parlato con Tavecchio ieri sera: “Mi ha detto che hanno aperto una procedura d’urgenza: è giusto che la giustizia faccia il suo corso, così come è doverosa l’apertura di un’indagine da parte del procuratore federale. In tutto questo il Coni non c’entra nulla, salvo che è il proprietario dello stadio Olimpico e si è accorto per primo di questa pessima testimonianza”.
“Sono basito, questo non è calcio – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine della conferenza stampa di Arianna Fontana al Coni – Queste persone hanno fatto un danno nei confronti di una squadra che gioca molto bene, che merita i complimenti come il suo allenatore. È vero che sono pochi i protagonisti rispetto al totale della tifoseria, ma questi fatti lasciano letteralmente basiti”