Serie A

Inter, Marotta: “Suning punta in alto. Icardi? Non volevamo punire nessuno”

Beppe Marotta - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Durante l’evento “Il Foglio” a San Siro Beppe Marotta ha parlato a ruota libera del mondo Inter. L’ad nerazzurro ha parlato su uno dei temi caldi di questo periodo, il nuovo stadio e la rottamazione di San Siro: “Bisogna garantire lo spettacolo, se questo è carente la gente preferisce stare a casa. La struttura deve avere qualità ed elementi per intrattenere, la posizione invece è relativa. Stessa cosa vale per i centri sportivi, in Italia abbastanza carenti. Sono favorevolissimo al fatto che i club debbano dotarsi di un impianto all’altezza. Le licenze nazionali dovrebbero essere ancora più restrittive rispetto a quelle attuali. Sarebbe bello che il tifoso si recasse allo stadio molto prima della partita per godersi un’esperienza più lunga e orizzontale. La Juventus, con metà dei tifosi di San Siro nelle grandi partite, riesce a pareggiare le revenue di Milan e Inter”.

Sul caso Icardi Marotta si indica come fautore della riappacificazione: “Due delle qualità che mi riconosco sono proprio quelle della diplomazia e della leadership che deriva dall’esperienza. Ho cercato di stemperare le tensioni nell’interesse di tutti. In una società ci sono dinamiche che devono restare private, decisioni che vanno prese con grande responsabilità. Non volevamo punire nessuno, ma solo fare una scelta forte per tutelare le parti in gioco. Uno dei nostri compiti è quello di gestire le risorse, i giocatori, l’allenatore, guardando sempre al rispetto delle regole. Vale in generale e non per forza per il caso Icardi”.

Su Suning: “Il mio futuro, quando ero a Torino, lo vedevo in modo molto differente. Volevo chiudere la mia carriera diversamente. Voglio mettere in campo tutta la mia esperienza per vincere, ma se in passato non si è riusciti a farlo vuol dire che non è facile. Negli ultimi anni questo club ha visto parecchi cambiamenti. Suning è forte, voglioso di arrivare in alto, pronto a gestire un patrimonio enorme come quello nerazzurro. Va bene i bilanci, ma poi bisogna cercare anche di portare a casa trofei”.

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