Serie A

Caos in Serie A: Inter, Juventus, Milan e Roma sfiduciano il presidente Lorenzo Casini

Lorenzo Casini
Lorenzo Casini - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Il calcio italiano è sempre più nel caos. Inter, Juventus, Milan e Roma hanno di fatto sfiduciato il presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini, alla vigilia dell’incontro con il ministro dello Sport, Andrea Abodi, nel quale si parlerà dell’introduzione di un’agenzia di vigilanza governativa sui conti delle società professionistiche sportive.

LA LETTERA DEI QUATTRO CLUB

“Egregio Presidente, a seguito dell’incontro informale di ieri, desideriamo rappresentarti quanto segue. Nel corso della riunione si è in più occasioni fatto riferimento a posizioni da te rappresentate in sedi istituzionali fondate sul documento approvato dall’Assemblea LNPA in data 14 febbraio. Le nostre società non hanno approvato quel documento, né dunque i suoi contenuti. Ti preghiamo quindi, a partire dall’incontro di domani con il Ministro dello Sport così come in ogni altro contesto istituzionale in cui rappresenterai le posizioni della Lega Nazionale Professionisti Serie A fondate su quel documento, di chiarire in anticipo che si tratta di posizioni non condivise a approvate dai nostri Club”.

Inter, Juventus, Milan e Roma erano state anche le uniche quattro società a votare per la riduzione della Serie A a 18 squadre. Riforma che però non era passata visto che le altre sedici società hanno votato a favore o si sono astenute.

LA RISPOSTA DELLA LEGA SERIE A

Le proposte per ottenere maggior peso e autonomia per la Lega di serie A “sono portate avanti su mandato di tutti i club”, e il documento approvato dall’Assemblea “non è mai stato rappresentato pubblicamente come votato all’unanimità”: è quanto sottolineano all’ANSA fonti della Lega di A, dopo la lettera di Milan, Roma, Inter e Juve al presidente Casini. Le stesse fonti ricordano che “sin dal giorno dell’assemblea in cui era stato presentato si era da subito detto che dalla votazione si erano astenute solo 4 squadre, per via della loro contrarietà solamente in merito al punto relativo alla formula del campionato a 20 e 18 squadre”.

Su tutto il resto del documento, si sottolinea dalla Lega di A, “c’era stata al contrario condivisione e il contributo di tutti i club per la sua stesura. Lo stesso documento rappresenta inoltre la base su cui, su mandato di tutti i club, si stanno portando avanti le proposte per ottenere quel maggior peso e autonomia che la Lega A rivendica da tempo”. Quanto all’incontro di domani con il ministro Abodi, “richiamato nella lettera, si precisa inoltre che riguarda solo il tema della proposta di Agenzia governativa su cui tutti i club, senza esclusione, si sono espressi contrari”.

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