Serie A

Atalanta-Bologna, Gasperini: “Destino nelle nostre mani. Superlega? Sembrava tutto finito”

Gian Piero Gasperini - Foto Antonio Fraioli

Sappiamo che in Italia ogni partita ha la sua storia. Il Bologna ha messo in difficoltà tante squadre e l’avevamo già visto giocare con la difesa a tre. L’Atalanta, aldilà della superiorità numerica, sta molto bene e sul campo si è visto. Inizialmente abbiamo avuto frenesia, siamo andati fuori giri e abbiamo sbagliato molto tecnicamente, anche nei passaggi decisivi. Poi abbiamo ritrovato lucidità e tutto è andato molto meglio”. Lo ha detto Gian Piero Gasperini a Sky Sport dopo la goleada rifilata dalla sua Atalanta al Bologna nel posticipo della 33^ giornata di Serie A. Una vittoria che permette alla Dea di salire al secondo posto in attesa del Milan. “Intanto ci mancano due punti per tornare aritmeticamente in Europa ed è già un risultato importante – ha proseguito Gasperini -. Per la Champions League non so quanti punti ci manchino, però gli altri devono sperare che noi sbagliamo. Il destino è nelle nostre mani, sarà difficile ma siamo in corsa e ci proviamo”.

Gasperini si gode un Ruslan Malinovskyi in grande spolvero. E’ venuto qui come centrocampista, poi nel tempo gli ho chiesto un’evoluzione nel ruolo. Ha faticato all’inizio, ma già l’anno scorso ha fatto vedere capacità balistiche e col tempo ha migliorato la posizione – ha spiegato l’allenatore dell’Atalanta -. Ora partecipa con qualità. E’ un attaccante atipico, che però fa molti assist e molti gol. Fino a dicembre ha avuto qualche problema, ma ora sta facendo un finale di stagione strepitoso”. Gasperini ha parlato anche della Superlega, il progetto tra i top club europei nato e abortito nel giro di 48 ore. “Abbiamo rischiato di non giocare più. Questa partita rischiava di contare più niente – ha concluso -. Menomale che in Inghilterra hanno fatto retromarcia, altrimenti il campionato non avrebbe contato più nulla e magari la Coppa Italia non sarebbe manco servita. Il calcio è seguito in tutto il mondo, dobbiamo avere la speranza che il ragazzino diventi un grande giocatore così come che ogni squadra possa affrontare le big”.

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