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Il nuovo ct Tite, il 4-1-4-1 e la stella di Neymar. Questo Brasile sembra tornato in salute. Intanto, è la prima squadra – dopo la Russia paese ospitante – a essere certa della qualificazione al Mondiale 2018, grazie alla vittoria sul Paraguay con un netto 3-0, firmato ancora una volta dal fuoriclasse del Barcellona, dall’ex interista Coutinho e dal terzino goleador Marcelo. Nulla da fare per i biancorossi, aggressivi e ostili, che escono però con le ossa rotte dall’Arena Corinthians di San Paolo, stracolma per l’occasione. Insomma, la Seleçao si è riappacificata anche con il suo pubblico.
La partita viene sbloccata dal centrocampista offensivo del Liverpool. La combinazione con Paulinho (grande protagonista del 4-1 contro l’Uruguay della scorsa giornata) viene premiata al 34′: il Brasile è in vantaggio grazie al preciso diagonale di Coutinho. Un bersagliatissimo Neymar (otto falli gravi subiti nel corso della partita) si permette anche il lusso di sbagliare un rigore a inizio ripresa. Ma al 63′ si inventa un gol da giocoliere: parte da centrocampo, dribbla due avversari e insacca. Da questo momento in poi, la gara dei verdeoro si fa in discesa e resta soltanto il tempo di arrotondare ulteriormente il punteggio: è ancora Paulinho a ispirare con una genialità (colpo di tacco smarcante) per Marcelo, che non ha problemi a mettere in porta la sfera. Con la vittoria sul Paraguay, il talismano Tite (8 vittorie su 8 partite) firma una striscia positiva che non era riuscita a nessun suo predecessore.
Nelle altre partite, bisogna registrare il nuovo inciampo dell’Uruguay. Con il terzo posto – a pari punti con il Cile – la squadra di Edinson Cavani non può più permettersi di sbagliare se vuole partecipare a Russia 2018. La celeste illude ancora una volta, così come era successo nella sfida persa contro il Brasile, grazie alla rete di Carlos Sanchez, ma poi si fa rimontare dal Perù (che vincerà con il punteggio di 2-1), grazie al pareggio immediato di Paolo Guerrero e alla rete nella ripresa di Edison Flores.
È festa “italiana”, invece, nella partita di qualificazione della Colombia contro l’Ecuador. I Cafeteros vincono per 2-0, grazie alla rete di James Rodriguez e a quella dello juventino Juan Quadrado nel primo tempo. Secondo tempo gestito in pieno controllo, grazie anche alla superiorità numerica. Positiva e senza sbavature la prova del milanista Zapata.
Anche il Cile, scatenato, riesce a portare a casa tre punti importantissimi. La Roja batte per 3-1 il fanalino di coda Venezuela, grazie a un primo quarto di match da capogiro: 3-0 dopo soli 25 minuti, grazie alla rete di Alexis Sanchez e alla doppietta di Esteban Paredes. Tutto fatto? Sembrerebbe di sì, ma nella ripresa la squadra cilena subisce il ritorno dei venezuelani, che accorciano le distanze con Salomon Rondon e poi rischiano addirittura di riaprire il match nel finale. Giallo-Rincon: lo juventino, entrato nel secondo tempo, stampa una violenta conclusione da fuori area sulla traversa, il rimbalzo successivo sembra permettere al pallone di varcare la linea di porta ma l’arbitro – senza assistenza della Var – lascia proseguire il gioco.
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