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Lituania-Italia, Mancini: “Affrontiamo una squadra fisica e chiusa, sarà una partita difficile”

Roberto Mancini - Foto Sportface

“Le insidie sono quelle del campo, perché non siamo abituati a questo terreno di gioco, ma anche una Lituania che sarà molto chiusa e non ci concederà molti spazi. E’ una squadra molto fisica che difende bene e gioca in casa, la Svizzera ha avuto tante occasioni ma ha vinto soltanto 1-0 e questo conferma che le partite sono tutte difficili soprattutto questa che è la terza”. Il commissario tecnico dell’Italia, Roberto Mancini, ha presentato così i temi della prossima partita della Nazionale contro la Lituania in trasferta. I baltici preoccupano il ct, che per questo non vuole fare troppi esperimenti: “L’idea del falso nove è sempre attuale, ma stiamo valutando le condizioni di Immobile e Belotti, vedremo dopo l’allenamento di domani mattina, la stessa cosa vale per Insigne che ha giocato due partite intere ed entrambe faticose, valuteremo domani. Chiesa è uno di quelli che potrebbe giocare, in questo momento sta bene ed è un giocatore che incute paura agli avversari che gli riservano sempre una doppia marcatura, l’altra sera ha avuto un po’ di difficoltà per questo, ma è molto importante per noi”.

Sull’addio di Aguero, comprato da lui, al City: “Aguero l’ho preso io al City, mi fa molto piacere che sia rimasto 10 anni e che sia il miglior marcatore straniero in Premier, è ancora uno dei migliori attaccanti al mondo, è veramente un giocatore straordinario oltre che un ragazzo incredibile, voglio molto bene a Sergio e gli auguro il meglio. Il suo gol più importante? Ne ha fatti tanti, ma se devo sceglierne uno, dico quello all’ultimo minuto contro il Qpr che ci ha fatto vincere la Premier”. Una battuta infine sul fatto che la possibilità di vedere l’Olimpico aperto al pubblico per l’Europeo sia ancora in dubbio: “Il perché dei dubbi ancora sull’Olimpico aperto ai tifosi per l’Europeo sinceramente non lo so, non ne ho idea. Spero che le cose siano a posto non per giugno, ma anche un po’ prima”.

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