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Italia, Mancini: “Mai così pochi italiani in campo, i giovani bravi non giocano”

Roberto Mancini - fotomenis.it

Roberto Mancini lancia un accorato grido d’allarme nella conferenza stampa di vigilia prima del duplice impegno della Nazionale contro Polonia e Portogallo. Il commissario tecnico azzurro denuncia lo scarso impegno dei giovani talenti italiani nelle prime tre giornate del campionato di serie A: “Credo che non ci siano mai stati così pochi italiani che giocano. È il momento più basso per questo tipo di situazione. La soluzione? Noi dobbiamo cercarli e trovarli, per questo abbiamo chiamato anche giocatori giovani che possano darci una mano in futuro. Per noi è importante che giochino, la nostra speranza è questa.

PROBLEMA GIOVANI – Il simbolo più evidente della linea verde impostata da Roberto Mancini è la convocazione di Nicolò Zaniolo, ragazzo che non ha ancora debuttato in serie A: “Zaniolo è uno dei giocatori che è arrivato in finale con l’Under 19 e deve giocare. Se lui dimostrerà di avere qualità come credo e avrà possibilità di giocare, sarà richiamato. Ci sono tanti giovani italiani che sono in panchina a discapito di stranieri che sono meno bravi”

REBUS CENTROCAMPO – Il maggiore rebus resta quello della mediana, con poche soluzioni a disposizione del c.t. tanto che si valuta un arretramento di Bernardeschi come interno di centrocampo: “Emergenza centrocampo? In questo momento l’abbiamo. Pellegrini fa panchina con la Roma, nonostante l’anno scorso nella seconda parte di stagione sia partito quasi sempre titolare e abbia giocato bene. Anche Cristante fa fatica, la speranza è che vengano impiegati nel proseguo della stagione. Bisogna trovare il coraggio di far giocare i giovani. Bernardeschi potrebbe anche giocare nei tre di centrocampo, la considero come una possibile soluzione. Benassi ha fatto tutte le Nazionali giovanili, ha un margine enorme di crescita come altri ragazzi della sua età”. 

FIDUCIA – Nonostante lo scarso impiego dei giovani, Mancini resta fiducioso sul futuro della Nazionale: “Sull’aspetto tattico cercheremo la soluzione migliore per la squadra. Cambieremo tanti giocatori nelle due partite contro Polonia e Portogallo. Avremo due partite in tre giorni, è impossibile far giocare sempre gli stessi. Io sono molto fiducioso sul futuro della Nazionale. L’obiettivo dell’Italia nella Nations League sarà quello di giocare bene e vincere”. 

PORTIERI – “Chi gioca è avvantaggiato. Buffon? Non l’ho sentito ultimamente. Il fatto che Perin non giochi un piccolo problema lo è, abbiamo chiamato anche Cragno perché gioca con il Cagliari ed è un bravo portiere”. 

DE ROSSI –De Rossi? Fa parte di quella serie di giocatori importanti che chiameremo in caso di necessità. Lo conosciamo benissimo. Balotelli? Spero di vederlo abbastanza bene, ha giocato solo una partita quindi fisicamente non sarà al 100%. È dimagrito? 8-9 grammi (ride, ndr). Da Belotti mi aspetto che torni quello di un anno fa e faccia tanti gol. Verratti ha avuto tanti problemi fisici, ci ho parlato una settimana fa e mi ha detto che dovrebbe tornare presto in campo”.  Chiosa finale sulla valutazione di questo avvio di campionato:“Non mi sembra cambiato nulla rispetto all’anno scorso. La Juventus rimane la più forte”. 

 

 

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