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Neymar manda il Brasile ai quarti di finale del Mondiale. Prima la rete del vantaggio poi la palla del KO offerta a Firmino mandano in paradiso i brasiliani. Il Messico esce a testa alta dopo aver disputato un grande Mondiale. Adesso per gli uomini di Tite arriva il bello e passi falsi non sono ammissibili.
Brasile (4-2-3-1)
Alisson 6
Il Messico gioca con grande intensità ma non crea mai pericoli alla porta del numero uno brasiliano. Gioca tanto con i piedi trasformandosi molte volte in un difensore aggiunto.
Fagner 6
Classico terzino brasiliano che pensa più alla fase offensiva che a quella difensiva. Il suo apporto in avanti è fondamentale per aprire la difesa messicana. Buona tecnica individuale e grande corsa, per una delle sorprese di questo mondiale.
Thiago Silva 6.5
Solita partita di qualità nelle letture difensive, argina bene i movimenti di Hernandez non perdendo mai la posizione. Dai suoi piedi fatati nascono tutte le azioni del Brasile da dietro.
Miranda 6.5
Roccioso come sempre ha il compito di uscire su Vela quando il messicano è in possesso di palla. Obiettivo raggiunto tra gli applausi di Tite.
Filipe Luìs 6
Giornata non semplice per il terzino brasiliano visto l’arduo compito di contrastare Lonzano uno dei migliori calciatori del torneo. Prova a non dargli tanto campo davanti ma il messicano è devastante. Bravo nelle diagonali difensive.
Paulinho 6
Soffre tantissimo il pressing del centrocampo avversario che non gli lasciano spazio per le sue verticalizzazioni. Perde qualche pallone di troppo mandando su tutte le furie i compagni e Tite. Prestazione anonima (80’ Fernandinho sv).
Casemiro 6
Lotta contro tutto il Messico come Davide contro Golia, anche lui sottotono come tutti i suoi compagni di squadra. In fase di possesso non è sempre preciso e qualche scelta sbagliata ha permesso ai messicani di partire in contropiede.
Willian 6.5
Una partita a due volti. Nel primo tempo fa il compitino senza lode e senza infamia, gioca sempre a due tocchi ma quasi sempre lo fa ricominciando da dietro e questo permette agli avversari di schierarsi perfettamente in fase difensiva. Non gioca con la giusta personalità per la prima frazione di gioco, mentre nella ripresa è assoluto protagonista insieme a Neymar. Suo l’assist per il gol del numero dieci (91’ Marquinhos sv).
Coutinho 6.5
Non è facile giocare quando sei marcato a uomo da due giocatori. Nella prima frazione di gioco sfiora il gol con un bel destro da buona posizione. Cresce a dismisura nella seconda frazione di gioco, quando diventa devastante si dimostra un calciatore di un altro pianeta (86’ Firmino 6.5 Chiude il match con il gol del KO su azione del solito Neymar).
Neymar 8
Dai suoi piedi nascono le azioni pericolose del Brasile, si carica una squadra sulle spalle contro un avversario di primo livello. Svaria per tutto il campo per non dare punti di riferimento ai difensori avversari. Imprendibile quando prende la palla al piede e punta il diretto avversario. Sblocca il match al minuto 54’ con un’azione da fuoriclasse e serve a Firmino la palla del KO.
Gabriel Jesus 6
L’attaccante del City vive una giornata non semplice. I suoi movimenti sono sempre letti in anticipo e sotto porta non riesce a dare peso alla manovra offensiva. Cresce nella ripresa quando si sposta dal centro sull’esterno creando con le sue giocate molti pericoli.
Titè 6
Il sogno continua grazie a Neymar. Qualche giocatore inizia a sentire la stanchezza. Adesso arriva la fase clou della competizione dove i cambi e le giuste letture degli avversari saranno fondamentali per arrivare in finale.
Messico (4-2-3-1)
Ochoa 7
Incolpevole sul gol di Neymar risponde presente sugli attacchi brasiliani, confermandosi ancora una volta un portiere degno di nota e affidabile tra i pali. Splendida la parata su Paulinho che permette ai suoi di restare in partita.
Alvarez 6.5
Marcare Neymar non capita tutti i giorni e lui si esalta. Lo segue ovunque e si prende anche gli applausi quando al minuto 27’ lo ferma con estrema eleganza in area di rigore. Buona la sua spinta in avanti, impeccabile la sua lettura nelle giocate difensive (57’ Dos Santos 6 il suo ingresso doveva rappresentare una scossa che alla fine c’è stata a metà. Si perde un po’ troppo nel cercare la giusta posizione in campo, ma dai suoi piedi nasce sempre qualche giocata pericolosa).
Salcedo 6.5
Esce bene sul portatore di palla brasiliano Coutinho impedendogli di girarsi spalle alla porta. Guida la difesa come un comandante sbagliando pochissimo in fase d’impostazione.
Ayala 6.5
Ha il compito di marcare Gabriel Jesus e lo fa molto bene. Gioca una partita di spessore andando poco in affanno, contro avversari rapidi e forti tecnicamente.
Gallardo 6
Una spina nel fianco per tutta la gara sulla corsia laterale. Willian non lo salta praticamente mai e lui si esalta quando ha tanto campo davanti. Si spenge un po’ nella ripresa per la stanchezza, ma nei momenti decisivi si fa trovare sempre pronto.
H.Herrera 6.5
Domina la partita a centrocampo con la sua quantità e qualità, vince tutti i duelli sul piano fisico proteggendo la difesa con grande filtro e illuminando in fase offensiva con verticalizzazioni e giocate degne di nota.
Guardado 6.5
Rende la vita difficile a Paulinho con una marcatura a uomo stile anni 70’. I suoi inserimenti senza palla sono perfetti tatticamente, pedina fondamentale in questo Messico “Fantasia”.
Marquez 6
Si posiziona in mezzo al campo con la sua grande esperienza, legge sempre in anticipo le letture di gioco brasiliane. L’uomo vitruviano di Osorio, sposta grazie ai suoi movimenti la linea difensiva da 4 a 5 (45’ Layun 6 il suo ingresso sbilancia la squadra in avanti giocando con personalità e girando la palla in maniera impeccabile).
Vela 5.5
Parte bene ma poi evapora durante la partita. I compagni lo cercano, ma lui non si fa trovare sempre presente all’appuntamento. Prova a sbloccare il match nella seconda frazione di gioco senza successo con tiri dalla lunga distanza.
Lozano 6.5
Ormai non si può parlare più di sorpresa, l’esterno messicano partita dopo partita si conferma un vero top player spaccando le partite in due. Molte volte si specchia troppo in alcune giocate di fino, ma quando decide di cambiare marcia nessuno lo può fermare.
J.Hernàndez 5.5
Corre e lotta su ogni pallone mandando, ma Miranda è un osso duro, svaria su tutto il fronte d’attacco regalando imprevedibilità da una parte ma dall’altra poca presenza in area di rigore dove arrivano molti cross (60’ Jimenez 5 non ha molte palle giocabili, ma ci mette anche del suo. Il suo ingresso è stato deleterio per la manovra offensiva).
Osorio 6
La sua squadra gioca una partita perfetta, ma quando giochi contro un certo Neymar molte volte il massimo non basta. Il Messico lascia il Mondiale come la migliore sorpresa del torneo, applicando un gioco veloce con una tecnica individuale di primissimo livello.