Calcio

Iaquinta-‘ndrangheta, chiesti 6 anni di reclusione nel processo Aemilia

NO FOTO - tribunale

Vincenzo Iaquinta è uno dei 147 imputati del processo Aemilia, il più grande mai celebrato nel nord Italia contro la ‘ndrangheta. L’ex calciatore che ha indossato anche la maglia della Nazionale che ha vinto i Mondiali nel 2006 ha visto richiedere, nei suoi confronti, 6 anni di reclusione per l’accusa di reati relativi alle armi, con l’aggravante mafiosa.

La proposta è stata avanzata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bologna che hanno anche chiesto 19 anni di reclusione per affiliazione alla ‘ndrangheta per il padre del giocatore.

Insieme all’ex giocatore e al padre, sono stati contestati vari reati andando dall’associazione a delinquere di stampo mafioso alle false fatturazioni, usura, estorsione e frode con richieste di pena molto alte per altri 3 uomini: Michele Bolognino (30 anni in ordinario e 18 in abbreviato), Gaetano Blasco (26 anni e 6 mesi in ordinario e 16 anni in abbreviato), Pasquale Brescia (14 in ordinario e 4 anni e 6 mesi in abbreviato).

SportFace