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Fair play finanziario, parla Traverso (Uefa): “Milan? Se compra è perchè prevede un rientro”

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In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello SportAndrea Traverso, uno dei pensatori del Fair play finanziario, spiega l’atteggiamento del Milan sul mercato:

Milan? Nessun club gode di eccezioni, ma il fair play fa i controlli a po­steriori. Non possiamo dire co­sa fare e cosa no: ognuno è libe­ro, poi ci sono conseguenze. Certo il Milan non può fare quello che vuole: se compra è perché prevede un rientro. Il voluntary è per nuovi azionisti: 4 anni per sistemare i conti in­ vece di 3. Le società devono muoversi sulla strada del risa­namento. Se vanno all’opposto, l’Uefa farà le valutazioni. Se non ci sono le condizioni il vo­luntary può non essere conces­so. Non conosciamo i conti nel dettaglio perché i trasferimenti andranno a bilancio nel 2018. Capisco sia una situazione dif­ficile da spiegare: ma una, il Mi­lan, non era nelle coppe e quin­di non era soggetta al fair play, l’altra, l’Inter, sì. Poi quando ti qualifichi devi rispettare le re­gole. Il mercato non è finito, le somme si tirano alla fine. Italiane? Dal punto di vista del fair play stanno bene. Dal punto di vista gestio­nale, della società intendo, al­cune potrebbero andar meglio e generare più ricavi, in partico­lare quelli da stadio”.

Sempre nell’intervista, cita anche l’aumento vistoso dei diritti tv negli ultimi 10 anni e di come le sponsorizzazioni son finite in mano a pochi, aggiungendo che Psg e Manchester City hanno rispettato l’accordo, potendo quindi spendere quelle cifre.

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