Europa League

Roma, Tiago Pinto: “Obiettivo vincere girone Europa League. Mercato? Ho altri 4/5 giorni di lavoro”

Tiago Pinto e Josè Mourinho
Tiago Pinto e Josè Mourinho - Foto LiveMedia/DPPI/Federico Proietti

“Quando arrivi a questo livello in Europa è sempre difficile, tutti gli anni ci sono sorprese. Il Real Betis ha fatto una stagione strepitosa, ci abbiamo giocato anche nel precampionato. Siamo felici di essere qua, sarà un girone competitivo ma siamo qua per vincere e andare avanti”. Queste le parole a caldo di Tiago Pinto subito dopo il sorteggio dei gironi di Europa League, con particolare riferimento agli spagnoli pescati dalla terza fascia. Ai microfoni di Sky Sport, il direttore sportivo della Roma ha aggiunto: “Quando una squadra vince una competizione come abbiamo fatto noi, la fiducia individuale e quella collettiva crescono. Abbiamo la responsabilità di andare bene, vincere il girone e andare avanti. Abbiamo lavorato per costruire una squadra più forte ma il mercato non è ancora chiuso e ho altri 4/5 giorni in cui lavorare. Oltre al Real Betis, la Roma se la vedrà con Ludogorets ed Helsinki.

I GIRONI DI EUROPA LEAGUE

Sempre dal mercato, i tifosi giallorossi aspettano di sapere chi arriverà in particolare per rimpiazzare Wijnaldum dopo il brutto infortunio subito in allenamento. A tal proposito, Pinto predica calma e fiducia nella società: “Innanzitutto voglio ringraziare i tifosi perché hanno creato un ambiente incredibile con la squadra e nel rapporto con il mister. Capisco la curiosità delle persone, quello che ormai sanno è che quando abbiamo un problema troviamo sempre una soluzione. Possono essere fiduciosi perché a fine mercato avremo una squadra pronta e completa”. Infine, un cenno sui giovani, dopo i vari Zalewski, Bove, Afena-Gyan e non solo, che lo scorso anno hanno trovato molto spazio: “Abbiamo un piano di lavoro molto pratico sui giovani. Faticanti e Volpato sono quelli che si allenano di più con la prima squadra. Non voglio mettergli pressione, ma hanno più qualità e siamo fortunati ad avere un allenatore che dà fiducia ai giovani”.

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