Europa League

Pagelle Lazio-Dinamo Kiev 2-2: Europa League 2017-18

Felipe Anderson e Ciro Immobile
Felipe Anderson e Ciro Immobile - Foto Antonio Fraioli

Pareggio beffa per la Lazio, che chiude sul 2-2 all’Olimpico l’andata degli ottavi di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev. I ragazzi di Simone Inzaghi prima vanno sotto, poi ribaltano la partita con Immobile e Felipe Anderson prima di venire beffati dal pareggio ospite, che complica la strada dei biancocelesti verso i quarti di finale.

GLI HIGHLIGHTS 

LE PAROLE DI SIMONE INZAGHI NEL POST-PARTITA

Le pagelle

LAZIO (3-5-2)

Strakosha 6
Fa una sola parata, quella su Pivaric in piena ripresa, ma decisiva. Resta spiazzato, ma incolpevole, sulla rete del momentaneo vantaggio ucraino. Altrettanto sul raddoppio, imprendibile la traiettoria di Moraes

Wallace 5
Stringe troppo in occasione del gol della Dinamo, lasciando libero Tsygankov. Disattento anche sulla grande occasione di Pivaric. Per tutta la gara è disattento, impreciso e trasmette insicurezza nelle scelte difensive. (Dall’85’ Nani s.v.).

De Vrij 5.5
Una prestazione praticamente senza alcuna sbavatura se non nel finale. Da registrare, infatti, la debole morsa su Moraes che l’olandese fa girare con troppa facilità sul gol.

Radu 6.5
E’ il romeno a guidare la difesa con fare da leader. Non sbaglia nulla, confermando di vivere una seconda giovinezza, e si mostra molto propositivo anche in avanti dove si fa vedere alzando il baricentro del gioco.

Basta 6
Ha modo di spingere senza problemi sulla corsia di competenza, trovando ampie praterie ma mancando di precisione nei traversoni in mezzo. (Dal 74′ Patric s.v.).

Murgia 5.5
Gioca alla Parolo, cercando gli inserimenti tra le linee per coordinare i reparti. Non è troppo puntuale con i piedi, soprattutto quando gli vengono affidati i corner. Perde troppi duelli a centrocampo. (Dal 74′ Parolo s.v.).

Leiva 6
Il solito faro in mediana, benché brilli meno del solito in termini di lucidità e precisione. Il brasiliano, comunque, detta i tempi della manovra e mette ordine nel gioco biancoceleste.

Milinkovic-Savic 6
Evanescente e un po’ svogliato, non è il solito centrocampista. Gioca il giusto ma appare molto sottotono, si salva soltanto per il cioccolato che inventa per il gol di Felipe Anderson.

Lukaku  5.5
Quando parte dal primo minuto non riesce a essere incisivo di termini di esplosività. Svolge una di quella prestazioni in cui fa tantissimo – corre, trova il fondo e crossa – ma sbaglia altrettanto, non riuscendo a rendesi utile.

Felipe Anderson 7
Parte male, come in quelle serate in cui non sembra voler fare nulla di buono. Sbaglia qualche appoggio facile poi decide di salire in cattedra. Illumina con il proprio talento, prima confezionando l’assist per la rete di Immobile, dopo mettendosi in proprio e siglando il raddoppio.

Immobile 6
Ormai culla l’ambizione di diventare il capo cannoniere dell’Europa League, può continuare a crederci dopo aver segnato il sesto gol in sei partite. Soffre la marcatura stretta dei centrali della Dinamo, ma ha il merito di pareggiare l’iniziale svantaggio laziale.

All. Inzaghi 5.5
Si prende la responsabilità di fare un buon turnover, lasciando in panchina Lulic, Parolo e Luis Alberto. Forse sarebbe stato meglio schierare la miglior Lazio per portare a casa il risultato e archiviare il discorso qualificazione. Tarda eccessivamente nel fare i campi, che arrivano soltanto al 74′.

 

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