Europa League

Pagelle Apollon Limassol-Lazio 2-0, Europa League 2018/19

Francesco Acerbi
Francesco Acerbi - Foto Antonio Fraioli

Seconda sconfitta per la Lazio in Europa League che, seppur già qualificata, doveva vincere per sperare di agguantare un primo posto utile soprattutto in sede di sorteggio. La missione, alla banda di Inzaghi, non riesce; a mettersi di traverso è l’Apollon Limassol che batte 2-0 i biancocelesti e vince, per la prima volta nella sua storia, contro una squadra italiana. L’impresa della squadra cipriota è firmata da Faupala, con una grande rovesciata, e Markovic che chiude i conti a meno di 10 minuti dalla fine. Una sconfitta, per la Lazio, che nega ai capitolini la possibilità di agguantare il primo posto complicando, forse, il cammino nell’Europa League; per saperlo bisognerà aspettare il sorteggio, la squadra di Inzaghi, adesso, devo sperare nella buonasorte.

LAZIO (3-5-2)

Proto 6
Faupala gli segna il gol della vita con una rovesciata dal limite dell’area piccola, pochissimi portieri al mondo avrebbero potuto respingere la conclusione e lui non è tra questi. Nulla può anche sul raddoppio quando in due si presentano davanti a lui.

Bastos 5.5
Il fatto di aver giocato poco durante tutta la stagione lo condiziona, non può di certo avere i meccanismi perfettamente oliati e si vede: va in difficoltà in qualche occasione, ma non è solo colpa sua.(Dal 60′ Lulic 6: riesce a garantire quel brio che mancava, qualche bella sgroppata sulla destra e un paio di cross per lui che potevano avere miglior sorte)

Luiz Felipe 5
Qualche buona chiusura, un paio di interventi per stoppare sul nascere le iniziative avversario. Poi Faupala si inventa il gol dell’anno con una rovesciata da applausi, ma forse il brasiliano avrebbe potuto marcarlo in maniera più dura e con più mestiere. Sbaglia anche sul raddoppio quando Papoulis gli sfila alle spalle troppo facilmente.

Acerbi 6
La solita garanzia, il centrale difficilmente perde un corpo a corpo con l’avversario: preciso negli anticipi e puntuale nelle chiusure come sempre, anche su un campo dove l’errore è sempre dietro l’angolo.

Caceres 5.5
Era forse l’ultima occasione per l’ex Juventus di dimostrare che vale la Lazio: Inzaghi gli concede una chance, ma dopo stasera le sirene di mercato si fanno sempre più assordanti.

Murgia 5
Ha voglia di mettersi in mostra e si vede, ma quella stessa voglia lo porta a strafare: chiede spesso il pallone, si sbraccia e cerca l’inserimento ad ogni azione, senza ottenere i risultati sperati. Digerisce mal volentieri il cambio. (Dal 60′ Rossi 5.5: entra per dare peso all’attacco, ma non gli arriva un pallone decente)

Cataldi 6
Il campo non lo agevola, ma nonostante questo riesce comunque a dettare i ritmi della manovra sfiorando anche il gol con una punizione deviata dalla barriera che per poco non trova la rete.

Berisha 6
Inzaghi gli concede una chance dal primo minuto, l’ex Salisburgo ci mette grinta e impegno nonostante una serata non felice per i suoi compagni. Va anche vicino al gol con un destro dal limite, uno dei pochi a salvarsi.

Durmisi 5.5
Tanta corsa sulla fascia sinistra, non sempre nella maniera giusta: non si risparmia, ma non riesce neanche ad incidere come vorrebbe Inzaghi.

Correa 5
Doveva essere la sua partita, quella nella quale dimostrare di poter essere decisivo anche dall’inizio e non solo da subentrante: tanto fumo ma pochissimo arrosto per l’argentino che non trova mai il guizzo giusto. La missione non può considerarsi compiuta

Caicedo 5
L’Europa League sembrava il suo terreno di caccia ideale, ma l’ecuadoriano non riesce a graffiare: lotta e fa a sportellate con tutti, ma raramente riesce ad uscirne vincitore stretto nella morsa degli avversari. (Dal 85′ Armini s.v: esordio con la Lazio dei grandi, una serata che il capitano della nazionale Under 17 ricorderà tutta la vita)

All.Inzaghi 5.5
Vara il turnover massiccio nella partita in cui ci si giocava ancora il primo posto: forse un eccesso di fiducia verso i suoi, forse la consapevolezza di dover puntare più sul campionato in questa fase della stagione. In ogni caso la sua Lazio rimedia una sconfitta – con annessa figuraccia – che si poteva evitare.

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