Champions League

Lazio-Bayern Monaco, Lotito: “Sfida dal valore importante per il club”

Il presidente della Lazio Claudio Lotito - Foto Baldinacci/Sportface

Lazio-Bayern Monaco “ha un significato importante per la società, per il sottoscritto, ma soprattutto per i tifosi. Quando sono arrivato c’era una società in coma irreversibile, mentre oggi c’è una società economicamente risanata e che ha ottenuto dei risultati sportivi. Non nasconde l’emozione Claudio Lotito, allenatore della Lazio, nel pre partita del match di andata degli ottavi di finale di Champions League. Ai microfoni di Sky Sport, il presidente biancoceleste si è soffermato sul valore della partita dell’Olimpico: “Confrontarsi questa sera contro una squadra che ha vinto il Mondiale, da tutti temuta, vuol dire che la Lazio sta percorrendo un tragitto che proseguirà con ulteriori soddisfazioni. Come il Bayern, il nostro obiettivo è sempre coniugare risultati sportivi ed economici“, ha aggiunto.

Poi sul rapporto con il ds Igli Tare e l’allenatore Simone Inzaghi: Io ho fatto affidamento sulle qualità umane e non solo su quelle professionali, fermo restando che l’ultima parola spetta a me io no ho mai fatto invasioni di campo. Da noi c’è un grande rispetto dei ruoli“. E sulla sfida Immobile-Lewandowski, invece, ha dichiarato: “Ho sempre creduto in Immobile, c’è un bel rapporto anche fuori dal classico schema presidente-giocatore. E‘ un grande professionista, oltre ad avere qualità tecniche indiscusse. Festeggerò la sua Scarpa d’oro con una grande manifestazione in una istituzione importante per la città. Lui rappresenta Roma, da ricordare che siamo la squadra più antica della Capitale. Mi auguro sia una partita all’insegna dei valori dello sport e che dimostri di aver meritato la vittoria della Scarpa d’oro“.

Poi la conclusione: Se ricomprerei la Lazio? Per quello che ho dovuto sopportare e le problematiche da affrontare ci avrei ripensato, è stata una vita di battaglie, di ostacoli e di sofferenza. Per una persona normale certe situazioni non sono sposabili, ma io sono un ‘pugnandi’. A me piacciono le sfide e da questo punto di vista lo rifarei, perché mi stimola, mi crea adrenalina. Inoltre mi dà la carica il grande affetto che ricevo da tutti i tifosi. Oggi finalmente hanno capito cosa vuol dire aver riportato la Lazio dalle ceneri a questi risultati”. 

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