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Calciomercato, gli affari della serie A

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Il gong suona puntuale alle ore 23, la sessione invernale del calciomercato si è appena chiusa. Gli ultimi contratti sono stati depositati, le ufficialità sono ormai irrevocabili. Non che in serie A il mercato di riparazione sia stato con i botti, ma qualche colpo le big del campionato lo hanno messo a segno. Vedi il ritorno di El Shaarawy in Italia, direzione Roma, o il passaggio di Eder dalla Sampdoria all’Inter. Le prime forze della classifica comunque si sono date da fare, tranne la Juventus che in fondo non aveva bisogno di riparare proprio nulla. Le jeux sont fait, ecco tutti gli affari conclusi in serie A e i voti al mercato.

Juventus, voto 6.5. La corazzata del tecnico Allegri, partita alla caccia dello scudetto dopo un inizio stagione difficile, non ha fatto praticamente nulla sul mercato. Una pecca? Altroché, semplice dimostrazione che non ha bisogno di rinforzi o di riparare a vecchi errori estivi. Piuttosto si è concentrata sul futuro, la programmazione è il forte della società bianconera. Così ha acquistato il cartellino del giovane Mandragora del Genoa (lasciandolo in prestito al Pescara), messo le mani sul gioiellino Sensi in sinergia con il Sassuolo (sulla scia di Berardi e Zaza) in prestito al Pescara e opzionato per giugno Lapadula e Caprari del Pescara.

Inter, voto 6. I nerazzurri non segnano e mister Mancini chiede rinforzi. La dirigenza gli regala Eder, strappato alla Sampdoria dopo una lunga trattativa. L’esterno italo-brasiliano arriva in prestito biennale con diritto di riscatto condizionato: ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2020. L’addio di Guarin in direzione Shanghai, ha sbloccato il mercato e rimpolpato le casse del presidente Thohir. Un paio di cessioni sfoltiscono la rosa, Ranocchia e Dodò camminano sulla strada opposta e approdano in blucerchiato.

Milan, voto 5. Nonostante una stagione altalenante, il club rossonero non riserva nessuna sorpresa sul fronte mercato, in fondo di soldi ce ne sono pochi dopo i tanti spesi in estate. L’unico arrivo non è affatto nuovo ma si è già rivelato utile alla squadra di Mihajlovic: Boateng riabbraccia il Milan dopo la parentesi, non troppo fortunata, allo Schalke 04. Saluta invece De Jong che rescinde consensualmente il contratto in scadenza a giugno.

Napoli, voto 6.5. La sfortuna non conta, nonostante il grave infortunio al ginocchio, Grassi resta un ottimo acquisto. Il giovane centrocampista arriva dall’Atalanta, 20 anni e 8 milioni più bonus l’operazione. Nelle ultime ore di mercato poi ultima il prestito del difensore Regini, che arriva dalla Sampdoria. Come la Juventus, il Napoli capolista della serie A dimostra che c’era ben poco da riparare nella sessione invernale.

Roma, voto 7. Forse la regina del calciomercato italiano, il club giallorosso è stato il più scatenato. Nella Capitale arriva dal Monaco via Milan (che detiene il cartellino) El Shaarawy: l’egiziano riabbraccia l’Italia e ha già battezzato il suo ritorno con il gol di tacco nell’ultima vittoria della Roma contro il Frosinone. Non soddisfatto, il ds Sabatini rinforza gli esterni con il talento del Genoa Perotti: entrambi i giocatori arrivano in prestito, e sostituiscono i partenti Iturbe (in prestito al Bournemouth), Gervinho volato in Cina e Doumbia (in prestito al New Castle). Un rinforzo arriva anche in difesa con Zukanovic, in prestito dalla Sampdoria.

Fiorentina, voto 7. La Viola è l’altra regina del mercato, brava a sfoltire la rosa negli elementi che non hanno trovato spazio nel progetto tecnico di Sousa, vedi il prestito al Levante di Rossi. Due acquisti per il centrocampo, torna in Italia Tino Costa, in prestito dallo Spartak Mosca. E proprio nelle ultime ore di mercato, la Fiorentina ha strappato Kone all’Udinese mentre stava per imboccare la via di Torino. Per l’attacco invece arriva l’ex Lazio Zarate dopo la parentesi al West Ham e Tello dal Barcellona. Per la difesa infine c’è Benalouane dal Leicester City. I viola non vogliono smettere di sognare in una stagione che li vede protagonisti importanti per la corsa a un posto in Champions.

Lazio, voto 5. Il presidente Lotito non muove un dito in questa finestra di mercato. E’ arrivato Bisevac, ormai da qualche settimana, per sostituire il lungodegente de Vrij: il centrale serbo ha tanta esperienza ma parecchi anni sulla carta di identità e qualche acciacco di troppo nelle ultime stagioni. Per il resto nessun movimento né in entrata né in uscita: il ds Tare non riesce a piazzare i vari Braafheid, Morrison e Onazi ormai ai margini della rosa. Per giugno però è stato acquistato un portiere, il classe ’87 Vargic del Rijeka.

Le altre di serie A. Particolarmente attiva la Sampdoria che ha acquistato il difensore Diakitè dal Frosinone e l’attaccante Quagliarella dal Torino. Se i blucerchiati ridono, il Genoa non piange: i rossoblù hanno puntellato il reparto avanzato con Matavz, gigante arrivato dall’Augsburg. Per uno che lascia la Germania, un altro la abbraccia: si tratta di Barba, difensore dell’Empoli che va allo Stoccarda in prestito con obbligo di riscatto per 2,5 milioni di euro. Anche il Chievo Verona si muove in attacco per sostituire la partenza di Paloschi direzione Swansea: è Floro Flores del Sassuolo il prescelto a prendere il suo posto. Colpi anche per il Bologna, i felsinei prendono Constant.

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