[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Un insulto al calcio“. Così il governo francese interviene sul caos di Nizza-Marsiglia attraverso le parole di Roxana Maracineanu, ministro dello sport, intervenuta a BFMTV. Il sentito derby della Costa Azzurra è stato infatti interrotto in seguito all’invasione di campo di numerosi tifosi della squadra di casa, dando il via ad una rissa che ha coinvolto anche le due panchine. Il Nizza, avanti 1-0, rischiava addirittura la sconfitta a tavolino ma alla fine si è deciso per la ripresa: il Marsiglia però ha abbandonato lo stadio ed ora si attende la decisione della Lega. La Procura di Nizza intanto ha aperto un’inchiesta e i due club sono stati convocati davanti alla commissione disciplinare della Lega Calcio Professionisti. “È una situazione deplorevole – ha aggiunto Maracineanu – visto il tempo che abbiamo passato a seguire le partite senza spettatori, senza sportivi, senza incoraggiamento“.
[the_ad id=”668943”]
“È intollerabile – ha proseguito il ministro -. La prima delle condizioni perché una partita si svolga è ovviamente quella di garantire l’incolumità delle persone che sono in campo, giocatori, arbitri, allenatori. Questi incidenti sono un insulto prima di tutto per il calcio, per lo sport in generale e per i tifosi stessi. Ci sono le sanzioni adeguate, come i divieti di accesso allo stadio. Sono pronta a riaprire questo caso se necessario“. Tifosi certamente maleducati, ma parte della responsabilità riguarda anche i due club coinvolti: “Penso che ci debbano essere sanzioni anche tra loro“.
Poi la domanda che sta dividendo tifosi e addetti ai lavori: non era forse preferibile interrompere definitivamente la partita? “Verificare se la partita doveva riprendere sarà uno degli elementi dell’indagine – sottolinea Maracineanu -. Se i giocatori si sono sentiti in pericolo hanno fatto bene a rimanere negli spogliatoi e a far sì che la partita non riprendesse“. “Noi stiamo combattendo contro l’odio e l’inciviltà negli stadi – ha aggiunto il ministro francese a Franceinfo -. È inaccettabile che i nostri tifosi lancino oggetti, siano violenti, entrino negli stadi“.
“Le società che ospitano le partite sono responsabili in primis della sicurezza dei giocatori, degli allenatori e degli arbitri che sono in campo e di ciò che accade in tribuna con le parole e con i fatti – ha proseguito Maracineanu -. Mi auguro che la giustizia possa continuare con calma il suo lavoro e che ci siano sanzioni esemplari nei confronti di coloro che verranno designati come colpevoli. Mi aspetto che gli organismi sportivi assumano le sanzioni disciplinari necessarie”. “Abbiamo lottato perché il pubblico tornasse negli stadi, perché le partite non si svolgessero più a porte chiuse – ha concluso il ministro -. Se le persone non sono in grado di seguire uno spettacolo sportivo, possono farlo davanti alla loro tv, lanciare bottiglie davanti alla loro tv ma non in uno stadio“.
[the_ad id=”676180”]