Calcio estero

Il TAS spiega perché il City non è stato escluso dalle coppe: “Uefa incapace di fornire prove”

Etihad Stadium, Manchester City - Foto Gene Hunt - CC-BY-2.0

Il Tribunale arbitrale internazionale dello sport ha pubblicato un documento di 93 pagine per spiegare il motivo per cui ha riammesso la squadra inglese del Manchester City nelle coppe europee. Il documento afferma che il City ha negato fortemente le accuse nei contratti di sponsorizzazione con Etihad Airways ed Etisalat e che la UEFA non è riuscita a produrre le prove necessarie per supportare le accuse. Secondo il TAS, infatti, non sono bastate le email trafugate e pubblicate sul sito Football Leaks nella quale si sosteneva che il Manchester City e avesse violato le norme del Fair Play Finanziario attraverso artifici contabili, prevalentemente tramite sponsorizzazioni “gonfiate” con parti correlate. Oltre al fatto che molte delle accuse siano cadute in prescrizione. Su questo si basa la decisione del TAS che ha accolto il ricorso del Manchester City contro l’esclusione per due anni dalle coppe per le violazioni riguardo il Fair Play Finanziario. Così il Tribunale ha ridotto la multa iniziale di 30 milioni di euro a 10 milioni di euro (8,96 milioni di sterline) all’inizio di questo mese. Il City “ha accolto con favore” il verdetto, ma la decisione ha suscitato aspre critiche da parte di alcuni dirigenti della Premier League, tra cui Jurgen Klopp e Jose Mourinho. Il presidente UEFA Aleksander Ceferin ha anche tenuto colloqui con il presidente del club Khaldoon Al Mubarak, in seguito alla sentenza del Tribunale.

SportFace