Calcio estero

Chelsea, Sarri: “Napoli? Potevamo coronare un sogno. L’Italia è piena di problemi”

Maurizio Sarri - Foto Antonio Fraioli

Maurizio Sarri è in testa alla Premier League 2018/2019 a punteggio pieno dopo quattro giornate con il suo Chelsea. L’Italia, però, è costantemente nella testa dell’ex tecnico del Napoli, come ha rivelato lui stesso a “Il Mattino”, a cui ha parlato dei partenopei, dei Blues, della Serie A e della Premier.

“Com’è l’Italia vista da lontano? Così com’è vista da vicino, piena di problemi – afferma Sarri -. Però quando siamo lontani, scatta un po’ di nostalgia e qualcosa ci manca sempre. Più di tutto il cibo”.

SUL NAPOLI“Mi capita di ripensare a quel Fiorentina-Napoli. Sarebbe stato il coronamento di una storia straordinaria, di un sogno mio, della squadra e di tutta la città. Qualcuno ha fatto ironia sulle mie parole, ma chi ha fatto sport sa che abbiamo perso lo scudetto in albergo. Ancelotti può riuscire a portare il Napoli al trionfo? Lo spero per la città, per i tifosi. Napoli è una città straordinaria, merita di vincere lo scudetto. Io da tifoso del Napoli sono contento che sia Carlo ora a fare l’allenatore perché non solo ha vinto ovunque è stato, ma si è fatto voler sempre bene da tutti. Il mio addio? Ero a cena con Pompilio, il collaboratore di Giuntoli, con cui stavo discutendo proprio se restare o no. Abbiamo acceso la tv e abbiamo visto l’ingresso alla Filmauro di Ancelotti. C’erano dei motivi per cui volevo rimanere al Napoli e c’erano dei motivi per cui avevo delle perplessità. Il contratto che ha voluto il presidente prevedeva una clausola rescissoria con scadenza 31 maggio e invece il 21 maggio hanno fatto il contratto ad Ancelotti”.

ITALIA E INGHILTERRA“Com’è l’Italia vista da lontano? Così com’è vista da vicino, piena di problemi. Però quando siamo lontani, scatta un po’ di nostalgia e qualcosa ci manca sempre. Più di tutto il cibo. ui è totalmente diverso: è una festa assoluta, è un piacere arrivare negli stadi e vedere i tifosi con le maglie diverse che prendono una birra assieme”.

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