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NBA 2020/2021: vincono Golden State, Boston e Miami, crolla Houston

Stephen Curry, Golden State Warriors Official Facebook Page
Stephen Curry, Golden State Warriors Official Facebook Page

I Boston Celtics e i Golden State Warriors hanno ottenuto dei successi significativi, rispettivamente a Est e a Ovest, nel corso della notte italiana tra giovedì 11 e venerdì 12 febbraio 2021. La regular season della NBA 2020/2021 ha raccontato la prevalenza dei Celtics sui Toronto Raptors per 120-106, derivata anche dai 24 personali di Oyeleje, dai 21 di Walker e dai 20 di Pritchard. Prestazione superlativa, di squadra, degli uomini guidati da coach Stevens, al momento quarta forza della classifica generale, davanti appunto agli opponenti canadesi. I Raptors hanno tentato di far male con le armi a propria disposizione, pungendo con il tandem Lowry-Siakam (47 punti totali), ma il sostanziale e costante dominio di Boston non ha permesso un risvolto positivo. Vittoria convincente anche di Golden State, aggrappata alla triple del solito Steph Curry (40 punti) e vittoriosa ai danni degli Orlando Magic per 111-105. Oltre la performance fenomenale della prima donna di Golden State, da evidenziare l’apporto offensivo del canadese Wiggins, fautore complessivamente di 21 punti individuali. Vucevic e compagni hanno dato filo da torcere agli avversari, presentandosi in vantaggio sino all’inizio dell’ultimo parziale, senza però concludere l’opera sul finale.

I Miami Heat hanno causato l’ennesima sconfitta degli Houston Rockets, fautori sin qui di una stagione cestistica disastrosa, mediante il punteggio di 94-101. I 48 punti della coppia Butler-Strus hanno contribuito all’ennesimo crollo dei Rockets, tenuti a galla dal duo Gordon-Wall, autori di 34 punti. Affermazione degli Indiana Pacers di Sabonis (26 punti) sui Detroit Pistons, ancorati alle iniziative di un ispirato Jackson (18 punti): 95-111. Apprezzabile lotta tra i Portland Trail Blazers e i Philadelphia 76ers, conclusasi con il risultato di 118-114. Lo scontro tra titani ha visto prevalere Lillard (30 punti) su Embiid (35 punti), non sul piano personale, ma quantomeno dal punto di vista competitivo.

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