Basket Nba

NBA 2019/2020: altri 49 punti per James Harden, sconfitte per Spurs e Pelicans

I risultati della notte italiana di domenica 17 novembre che ha visto in scena lo svolgersi di otto partite della regular season NBA 2019/2020. James Harden rifila 49 punti ai Timberwolves, trascinando Houston priva di diversi titolari alla settima vittoria consecutiva. Quinta sconfitta in fila per San Antonio in casa con Portland (zero punti per Belinelli), così come New Orleans cade a Miami nonostante i 10 di Melli. Doncic e Antetokounmpo trascinano Dallas e Milwaukee al successo, Devonte’ Graham firma il canestro della vittoria di Charlotte al Madison Square Garden. Trionfale la prima di Paul George in casa coi Clippers.

LE CLASSIFICHE DELLE DUE CONFERENCE

LA PRESENTAZIONE DI TUTTE LE SQUADRE NBA

https://twitter.com/HoustonRockets/status/1195904152762822658

Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 105-125 (HIGHLIGHTS)

Altra partita da record per James Harden, che si carica sulle spalle i Rockets senza ben sette giocatori a disposizione (tra cui anche Russell Westbrook), segna 49 punti prendendo 41 tiri e regala ai texani il settimo successo in fila. Decisivo il parziale da 9-0 che nel quarto periodo manda in fuga i Rockets e condanna i T’wolves. Il Barba aggiorna così il suo primato personale di tentativi dal campo, prendendosi anche il record stagionale NBA di questo primo mese scarso di regular season. Ben 41 tiri, di cui 16 a segno, 8 dei quali con i piedi oltre l’arco. Circondato da un quintetto sperimentale (Rivers, McLemore, Tucker e Chandler), Harden si è preso 17 dei primi 25 tiri di squadra, chiudendo con 18 punti a referto il primo quarto e 30 già prima dell’intervallo lungo. A Minnesota non basta un Karl-Anthony Towns da 27 punti e 15 rimbalzi, ancora priva dello scatenato Andrew Wiggins di questo avvio (assente per la seconda sfida consecutiva per motivi personali). I T’wolves restano comunque oltre il 50% di vittorie (7-6) e in zona playoffs a Ovest.

San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 116-121 (HIGHLIGHTS)

Quinta sconfitta consecutiva per gli Spurs, battuti dai Blazers guidati dai 32 punti con sei triple e sette assist di CJ McCollum e i 22 con un modesto 4 su 19 dal campo di Damian Lillard. Portland segna 41 punti nel solo primo quarto, sfiora le 20 lunghezze di vantaggio prima dell’intervallo lungo e condanna San Antonio a una rimonta portata a termine che illude i texani: gli Spurs, sul +15 nel quarto periodo, non riescono però a restare avanti nel finale: gli uomini di Popovich vengono condannati da una tripla del definitivo sorpasso del 114-111 firmata da Rodney Hood. Primo spezzone in carriera da capo allenatore degli Spurs per Tim Duncan, assistente di Popovich, “costretto” a mettersi alla guida della squadra insieme a Becky Hammon dopo l’espulsione del coach di San Antonio. Alla sirena finale sono 30 i punti di LaMarcus Aldridge e 16 quelli di un impreciso DeMar DeRozan da 4 su 15 dal campo che non bastano ai texani per evitare l’ottava sconfitta in 13 gare. Lo stesso record raccolto da Portland, in questo avvio di regular season complicato per entrambe. Ancora problemi al tiro per Marco Belinelli, che in 14 minuti sul parquet sbaglia tutti e quattro i tentativi dal campo (uno con i piedi oltre l’arco) e chiude con zero punti a referto.

https://twitter.com/MiamiHEAT/status/1195902979431374848

Miami Heat-New Orleans Pelicans 109-94 (HIGHLIGHTS)

Miami batte anche New Orleans ed eguaglia la miglior partenza nella storia della franchigia: 9-3 il record, 5-0 nelle partite casalinghe. Una vittoria frutto del solito positivo contributo di Kendrick Nunn (22 punti con 10 su 19 al tiro) a cui si aggiungono i 18 e 14 rimbalzi di Bam Adebayo e la tripla-doppia sfiorata da un febbricitante Jimmy Butler (16 punti, 13 assist e 8 rimbalzi alla sirena finale). Gli Heat battono anche un altro record di franchigia, che commettono soltanto sei falli di squadra in tutto il match (mai così pochi per Miami), concedendo sei viaggi in lunetta in 48 minuti ai Pelicans. Dieci punti e un buon impatto offensivo per Nicolò Melli, che ritrova un po’ di fiducia al tiro dopo un paio di settimane complicate dal punto di vista realizzativo. L’azzurro numero 20 dei Pelicans chiude con 10 punti a referto, raccolti in 28 minuti tirando 3 su 7 dall’arco e aggiungendo 5 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi. Senza Williamson, Ingram, Redick, Ball, Hart, Okafor e Miller e con Favors e Jackson costretti ad abbandonare il match dopo pochi minuti causa infortunio, è Nickell Alexander-Walker il miglior realizzatore dei Pelicans a Miami. Ben 27 punti con 10 su 18 al tiro e sei triple, a cui si aggiungono i 18 di E’Twaun Moore e i 14 di Jrue Holiday: troppo poco per impensierire gli Heat così lanciati in questo avvio di stagione.

Le altre partite:

Luka Doncic guida i Mavericks al successo contro Toronto per 110-102, chiudendo con 26 punti, 15 rimbalzi e 7 assist una partita terminata in crescendo e come al solito da protagonista: nove dei suoi punti arrivano nel quarto periodo, in cui è infallibile dalla lunetta (7 su 7, in un match da 15 punti raccolti a cronometro fermo, nuovo massimo in carriera). Oltre allo sloveno, tutto il quintetto di Dallas chiude in doppia cifra, con Kristaps Porzingis in doppia doppia da 20 punti e 15 rimbalzi, Seth Curry da 15 e Dorian Finney-Smith e Maxi Kleber con 10 a testa. I Raptors non vanno oltre i 26 punti di Norman Powell, di cui 13 arrivano nel quarto periodo. Serata complicata al tiro per Pascal Siakam, che resta sul parquet per 41 minuti e chiude con 6 su 24 al tiro.

C’è una brutta notizia per il resto della NBA: Giannis Antetokounmpo sta trovando sempre più fiducia nel suo tiro perimetrale e le percentuali, per quanto non straordinarie, sono consistenti. Anche questa notte contro Indiana l’MVP in carica ha segnato 3 delle 6 conclusioni tentate dalla distanza, portando il suo totale stagionale a 16 su 50 (32%). Non eccezionale, ma quello che basta per superare Indiana 83-102 con 26 punti, 13 rimbalzi e 6 assist. Per i Pacers si tratta della peggior prestazione stagionale al tiro (32%), complici anche i tanti infortuni che hanno privato coach McMillan dell’ex Malcolm Brogdon, di TJ McConnell e Jeremy Lamb (oltre ovviamente a Victor Oladipo). La buona notizia allora è il ritorno di Myles Turner dopo 17 giorni di assenza per una distorsione alla caviglia, chiudendo con 16 punti, 11 rimbalzi e 4 stoppate.

I Nets passano a Chicago 111-117 nonostante l’assenza di Kyrie Irving grazie a uno scatenato Spencer Dinwiddie; autore di 20 dei suoi 24 punti negli ultimi nove minuti di gara. Quarta sconfitta stagionale in casa per i Bulls, che incassano ben 43 punti nel solo quarto periodo e non sfruttano al meglio la prestazione da 36 punti in 32 minuti di Zach LaVine, uno dei quattro giocatori in doppia cifra per Chicago assieme ai 18+14 di Wendell Carter Jr. e i 16 e 10 rimbalzi di Lauri Markkanen. Le percentuali dal campo di squadra della squadra dell’Illinois raccontano meglio di qualsiasi altro dettaglio le difficoltà dei Bulls: 35% dal campo e 23% dall’arco.

Gli Hornets ormai sembrano essere abbonati ai finali drammatici. Per loro fortuna, quasi sempre la partita gira dalla loro parte: dopo il buzzer beater di Malik Monk della sera precedente, questa volta a dare la vittoria sul 102-103 alla squadra di coach Borrego è stata una tripla di Devonte’ Graham a 2.8 secondi dalla fine, la nona della sua serata da 29 punti al Madison Square Garden. I Knicks hanno affidato l’ultimo pallone a Julius Randle (12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) ma il suo tiro sulla sirena non ha toccato neanche il ferro, condannando New York alla decima sconfitta stagionale. Per i padroni di casa c’è giusto la consolazione dei 22 punti di R.J. Barrett e dei 17 con 12 rimbalzi di Mitchell Robinson, facendosi rimontare però ben 15 punti di vantaggio nel secondo tempo.

Il tanto atteso debutto della coppia Leonard-George non è arrivato per una contusione al ginocchio del primo, ma il secondo di sicuro non ha deluso le attese dei tifosi dei Clippers. Paul George ha debuttato nella sua Los Angeles segnando 37 punti in 20 minuti nel larghissimo successo per 150-101 dei suoi sugli Hawks, a cui si aggiungono i 25 di Lou Williams. Per PG13 6 triple a segno (massimo in carriera pareggiato) e 11 su 11, diventando il primo giocatore nella storia della franchigia a cominciare con due trentelli. Gli ospiti, tramortiti subito nel primo quarto finendo sotto di 15 lunghezze: i 20 punti di Trae Young sono solo una nota a pié della peggiore pagina stagionale per la squadra di coach Lloyd Pierce.

Tutti i risultati di domenica 17 novembre:

Minnesota Timberwolves-Houston Rockets 105-125
San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 116-121
Miami Heat-New Orleans Pelicans 109-94
Dallas Mavericks-Toronto Raptors 110-102
Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 83-102
Chicago Bulls-Brooklyn Nets 111-117
New York Knicks-Charlotte Hornets 102-103
Los Angeles Clippers-Atlanta Hawks 150-101

SportFace