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Morte Bryant, svolta nelle indagini: l’elicottero non poteva viaggiare con scarsa visibilità

Kobe Bryant - Foto "fiba.basketball"

L’elicottero Sikorsky S-76B, che trasportava Kobe Bryant, sua figlia Gianna Maria e altre persone, non aveva le autorizzazioni necessarie per viaggiare in condizioni di scarsa visibilità. Secondo quanto riportato dal New York Times, i velivoli della Island Express Helicopters, la compagnia proprietaria dell’elicottero precipitato, potevano praticare solamente il volo a vista, ovvero con almeno tre miglia di visibilità e con nubi alte non meno di 1000 piedi. Il pilota Ara Zobayan aveva invece la qualifica per viaggiare in determinate condizioni di scarsa visibilità. Le limitazioni imposte dalla Federal Aviation Administration sono piuttosto frequenti nella zona di Los Angeles, dove solitamente c’è bel tempo.

“Nessuna delle compagnie di charter locali ha la certificazione del volo strumentale, poiché comporterebbe un aumento drastico dei requisiti di formazione, attrezzatura e assicurazione – ha affermato Claudia Lowry, proprietaria del Gruppo 3 Aviation, servizio di charter e scuola di volo – Nemmeno gli elicotteri della polizia locale ce l’hanno. Non ne vale la pena, non voliamo comunque con quel tipo di condizioni. E il più delle volte il tempo è buono”.

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