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In Gara-3 della Finale Playoffs di Serie A1 la Dolomiti Energia Trentino batte EA7 Emporio Armani Milano 72-65. Una partita che Trento doveva giocare in maniera perfetta e così è stato, chiudendo le reti di passaggio a Milano e soprattutto a Jerrels e Goudelock, gli uomini che per Milano fanno la differenza e che oggi sono mancati tantissimo. Il livello della difesa di Trento è stato infatti di livello assoluto, ma tanti demeriti sono quelli di Milano, che non ha saputo rispondere al pressing avversario rimanendo schiacciata dalle braccia di Trento. Solo nel finale c’è stato un tentativo di orgoglio di recuperare la partita, ma non è bastato a rimettere i piedi una serata che era già cominciata col piede sbagliato. Serie che quindi si allunga sul 2-1 che può presentare qualche insidia per Milano che dovrà giocare molto meglio e presentarsi molto meglio in Gara-4 Lunedì 11/06.
Equilibrato è un termine forse troppo semplicistico per definire il primo quarto, nonostante quello che potrebbe trasparire dal punteggio (17-17). Si può ben parlare in effetti di un vero rimpianto per Milano, che era partita molto bene subito in avanti 5-10 grazie al buon avvio di Tarczewski, ma che si è lasciata rimontare con forse troppa facilità da Trento, che ha sfruttato bene alcune lacune difensive dell’Olimpia. Milano sembra comunque dare segnali non troppo incoraggianti proprio dal punto di vista della tranquillità, sensibilmente diminuita rispetto alle prime due gare. Di fatto anche le incursioni nell’area dell’Aquila non sono così performanti, e tanti punti sono merito delle triple messe a segno soprattutto da Bertans.
Anche nel secondo quarto permane una situazione di stallo. Entrambe le squadre fanno fatica nei primi minuti ad emergere, ed ancora una volta si sottolinea il brutto input in questa gara da parte di Milano. Poco serena, frettolosa e di conseguenza disattenta quando c’è da protrarre attacchi o tenere duro in difesa. Al contrario l’Aquila sembra aver imbeccato la via giusta. La manovra non è esattamente fluida, s’intende, ma l’atteggiamento è decisamente più positivo rispetto all’avversaria. Di questa situazione sono emblematiche le statistiche, che vedono finora per Trento un ottimo bilancio specie in fase realizzativa. Rispetto a Milano infatti solo la statistica sui tiri da tre è inferiore, ma sul resto Trento spadroneggia soprattutto nei rimbalzi. Molto demerito va dato però a Milano, che non riesce a farsi sentire soprattutto sotto canestro. Solo 8 i canestri riusciti da dentro l’area, e addirittura nessun tiro libero concessogli dalla difesa di Trento, sicuramente brava ma a mancare è soprattutto un’azione efficace da parte di Milano. 35-31 è il punteggio con cui si chiude il primo tempo, Trento avanti con Milano decisamente sottotono fin qui.
I dolori per Milano non cessano neanche ad inizio terzo quarto. Due triple di SIlins lanciano Trento che presto arriva al +9 (45-36). L’Aquila è visibilmente più disinvolta nel portare avanti il proprio possesso riuscendo, anche con un po di fortuna, a stoppare Milano e soprattutto Goudelock, che fa davvero molta fatica a liberarsi dal blocco studiato ad hoc per lui e a farsi dare il pallone. Bloccato il proprio giocatore migliore per gli uomini di Pianigiani è durissima farsi vedere e soprattutto sentire in mezzo al campo, con la propria azione che di fatto perde la propria finalità. In tutto questo la formazione di coach Maurizio Buscaglia è letteralmente in piena adrenalina, e non mancano le belle azioni ed i canestri mozzafiato che fanno esplodere il BLM Group Arena. Quando mancano tre minuti alla fine del quarto la superiorità di Trento è cosa ormai accettata da tutti, Sutton sembra in forma smagliante e sono molte le sue incursioni nel cuore dell’area dell’Olimpia che vanno a bersaglio. Pianigiani incita i suoi, “stay in the game” ripete, ma continuano ad essere molti gli errori soprattutto a rimbalzo. Nel finale Trento non affonda e Milano recupera fino al +10 (58-48) restando a galla dopo il pessimo inizio di quarto.
Milano doveva quindi a inizio ultimo quarto cercare il più possibile di mettere sotto Trento, affondando la propria azione in modo da recuperare il non impossibile svantaggio. Invece l’approccio è ancora una volta insufficiente. Solo cinque i punti segnati nei primi quattro minuti e svantaggio che rimane intorno alla decina di punti. Eppure la situazione sembra propizia, poiché Trento comincia a fare ciò che aveva evitato nei tre periodi precedenti ossia gli errori in possesso. Molti possessi di fila infatti terminano con dei brutti errori, senza riuscire a far girare la palla come nella mezzora precedente. Milano prova a tornare sotto fino al +7 (62-55), ma continuano ad imperversare gli errori. La partita prende inaspettatamente una piega diversa e più febbrile quando l’Olimpia riesce a spingersi fino al +4 (63-59) che rimette tutto in discussione. Trento avverte la pressione, non vuole buttarsi via e ridare fiato a Milano, mentre quest’ultima comincia a crederci e vede lì il traguardo del 3-0 nella serie. Il finale potenzialmente incandescente si risolve invece quasi subito in favore di Trento che grazie a Dominic Sutton chiude definitivamente la partita 72-65.
AQUILA TRENTO – OLIMPIA MILANO 72-65 (17-17; 18-14; 23-17; 14-17)
TRENTO: Sutton 19, Hogue 18, Gomes 13, Silins 8, Shields 6, Gutierrez 4, Forray 4, Franke 0, Lovisotto NE, Conti NE, Czumbel NE, Lechthaler NE
MILANO: Jerrels 13, Bertans 13, Goudelock 8, Gudaitis 7, Kuzminskas 7, Tarczewski 6, Cinciarini 3, Pascolo 2, Abass 0, Bortolani NE, Cusin NE