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Alla seconda giornata del Torneo dell’Acropoli l’Italia sfida la Grecia, in una partita sula carta complicata dato che la Grecia gareggerà per una medaglia ai prossimi Europei. L’atteggiamento degli azzurri è molto positivo rispetto alle gare precedenti, ma non basta l’Overtime per avere la meglio sulla formazione ellenica. Il primo tempo ci consegna una squadra ben organizzata che tiene testa ai greci con encomiabile impegno. Questo perdurerà fino a fine gara, un netto miglioramento rispetto a Tolosa. Rimane il rammarico per un Overtime non gestito al meglio. Una ‘buona’ sconfitta per l’Italia.
Datome: 7. Il suo primo tempo è ottimo. Senza troppe sbavature, amministra il gioco dispensando sia assist che tiri, e in difesa è una roccia. Cala nel finale, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Della Valle: 6 ½. Si distingue nel primo tempo, riesce a dare la spinta giusta in attacco mettendoci anche una buona dose di intelligenza. Calo fisiologico anche per lui nel finale.
Cusin: 7. Buona prestazione, si sentiva la sua mancanza sotto canestro. Molto preziosi i suoi centimetri anche in difesa dove più volte fa a sportellate con successo.
Abass: 5 ½. Alcuni movimenti buoni, altri molto meno. La prestazione non è indimenticabile, e lui stesso sembra accorgersene.
Pascolo: 6. L’ala di Milano gioca una partita tutto sommato positiva. Non perfetto in alcune circostanze, si fa tuttavia apprezzare in attacco e difesa dove si propone con fiducia.
Melli: 6 ½. L’inizio è ottimo, si propone, segna e in difesa mostra un coraggio invidiabile. Netti i passi in avanti rispetto a Tolosa. Le prestazioni vanno in crescendo.
Biligha: 6. Come sempre tanta voglia e adrenalina, questa volta meglio canalizzate all’interno della partita. Potrebbe fare meglio, ma per ora questo passo in avanti è una buona notizia.
Filloy: 7. Tanti i minuti giocati, ripaga la fiducia. Sicuramente è uno degli elementi più importanti, e si vede dalla gestione del gioco intelligente. Ottimo il ultimo quarto in cui si fa pericoloso in più di un’occasione.
Aradori: 6. Ci mette sicuramente più attenzione rispetto alle partite precedenti. Sente di dover dimostrare qualcosa e ci mette grande impegno, anche se non sempre con lucidità .
Hackett: 6 ½. Partita da leader per lui. Crea gioco come non mai diventando un punto di riferimento per la squadra. Ma la costanza non è il suo forte ed a giocate al bacio si alternano scelte alquanto discutibili.
Burns: 6. È uno dei più pericolosi, e sono tanti i suoi punti, ma servirebbe anche più lucidità in ogni dinamica del campo, e questa spesso latita. Non che giochi male, ma servirebbe qualcosa in più.