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Atletica, Diamond League: Desalu sui 200 metri in Marocco

Fausto Desalu
Fausto Desalu - Foto Colombo/Fidal

Saranno tre gli azzurri in gara nella quarta tappa della Wanda Diamond League, domenica 5 giugno a Rabat, in Marocco: Fausto Desalu (Fiamme Gialle) nei 200 metri, Elena Vallortigara (Carabinieri) nel salto in alto ed Elena Bellò (Fiamme Azzurre) negli 800 metri.

Il campione olimpico della 4×100 Fausto Desalu fa le prove generali per il Golden Gala Pietro Mennea di giovedì 9 giugno a Roma dove ritroverà i compagni di staffetta Tortu e Patta. In Marocco, l’azzurro si cimenta per la prima volta nel 2022 sulla sua distanza preferita, facendo rotta sui Mondiali di Eugene e gli Europei di Monaco di Baviera, dopo due uscite sui 100 metri, a Savona con il personale di 10.21 e a Grosseto con 10.33.

Gli avversari non mancano, com’è naturale per una prova di Diamond League che mette in palio punti per la finale di Zurigo: è annunciato l’argento l’olimpico e detentore del Diamond Trophy Kenny Bednarek (Stati Uniti), sceso a 19.68 nella finale di Tokyo, e con lui l’altro iscritto con PB inferiore ai venti secondi è il botswano Isaac Makwala (19.77 nel 2021).

Ai blocchi anche il canadese Jerome Blake, il dominicano Yancarlos Martinez, il sudafricano Luxolo Adams. Di seguito le parole di Desalu: “Sono molto carico e felice di tornare ai miei amati 200, dopo una prima parte di stagione da velocista puro. Ho visto il livello degli iscritti e sarà sicuramente un bel banco di prova per capire a che punto sono con la preparazione su questa distanza”.

Sarà il secondo impegno consecutivo in Diamond League per Elena Vallortigara, quinta con 1,90 nella precedente tappa di Eugene, a due centimetri dallo stagionale centrato a metà maggio ad Arezzo (1,92). L’azzurra può continuare il proprio percorso di crescita verso gli appuntamenti internazionali dell’anno, in un contesto di lusso che include l’intero podio dei mondiali indoor di Belgrado: l’oro Yaroslava Mahuchikh (Ucraina), l’argento Eleanor Patterson (Australia), il bronzo Nadezhda Dubovitskaya (Kazakistan).

Iscritta anche l’australiana argento olimpico Nicole McDermott (Olyslagers il nuovo cognome da sposata) e le altre ucraine Iryna Gerashchenko e Yuliya Levchenko.

Di seguito le parole di Vallortigara: “L’obiettivo è trovare più centratura sulla rincorsa. Le prime tre gare sono state scostanti, con tecnica altalenante. Ora è il momento di aggiungere qualche centimetro allo stagionale, perché so che ci può stare, sapere di star bene mi dà fiducia”.

Nel doppio giro di pista Elena Bellò si misura con otto atlete dal personale inferiore ai due minuti, tra cui la britannica settima alle Olimpiadi Alexandra Bell (che poi ritroverà al Golden Gala di giovedì prossimo), la francese argento europeo Renelle Lamote, l’etiope Worknesh Mesele, la sudafricana Prudence Sekgodiso.

Di seguito le parole di Bello: “È una gara alla mia portata, anche il passaggio della lepre me lo immagino giusto e non esagerato, tra 57 alto e 58. La cosa migliore sarebbe fare una gara da protagonista e non restare passivamente nelle retrovie. Potrà essere un’esperienza per sentirmi più sicura al Golden Gala dove il livello sarà più elevato”.

Il piatto forte del Meeting International Mohammed VI è l’esordio stagionale di Karsten Warholm, primatista del mondo e campione olimpico dei 400hs, autore dello spaziale 45.94 che ha illuminato le Olimpiadi di Tokyo. Tra le altre superstar la campionessa olimpica di 100, 200 e 4×100 Elaine Thompson-Herah (Giamaica), l’oro del lungo Miltiadis Tentoglou (Grecia), il padrone del disco Daniel Stahl (Svezia). Tra gli ori dei Giochi anche l’astista statunitense Katie Nageotte, l’ottocentista keniano Emmanuel Korir e il siepista marocchino Soufiane El Bakkali.

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