Atletica

Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi: quando la rivalità aiuta a volare

Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi - Foto Colombo-FIDAL

Un record italiano indoor fresco poco meno di 24 ore e condiviso all’altezza quasi vertiginosa di 2.35m di Banska Bystrica (Slovacchia). Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi, due ragazzi che stanno infiammando il cuore dell’atletica italiana, due ragazzi diversi in pedana come fuori. Un duello a distanza – Fassinotti vive a Birmingham, dove si allena, mentre Tamberi vive ad Ancona – ma la sfida tra i due, iniziata con i record italiani indoor a 2.34m fatto due volte dal torinese trapiantato in Inghilterra, ha acceso una sana competizione che li sta spingendo oltre i limiti storici di questa disciplina in Italia.

“Penso sia veramente bello che ci siano dei ragazzi giovani che hanno voglia di saltare in alto e che danno una bella immagine della nostra atletica, ma soprattutto che attraverso il lavoro e mettendoci del proprio si può fare: un segnale di cui tutta l’atletica azzurra aveva bisogno”, ha dichiarato Alessia Trost a Sportface.it, che si sta apprestando al ritorno alle competizioni dopo il lungo stop dovuto all’infortunio al tendine di Achille. “Poi sono contentissima per loro perché li conosco bene entrambi e mi fa veramente piacere, mi sento sinceramente e genuinamente felice per loro”.

Ed è un segnale forte in vista di un’estate calda, anzi caldissima, per l’atletica con prima l’appuntamento Europeo, un vero e proprio antipasto in vista dell’Olimpiade in scena ad agosto a Rio. Così la sfida tra i due saltatori può diventare benzina per entrambi, ma anche per il resto del movimento: certamente i risultati non nascono in pochi mesi, ma l’euforia che può derivare da questo esordio con il botto da parte di entrambi gli atleti azzurri non può che beneficiare anche il resto della squadra.

Dopotutto, Fassinotti e Tamberi si erano già detti la scorsa estate contenti di avere l’un l’altro come rivale, poiché la crescita dell’uno portava ad un desiderio di miglioramento dell’altro: così al record italiano indoor di Ancona di due stagioni or sono, il torinese di Birmingham ha fatto seguire la scorsa estate un 2.33m che rappresentava il record italiano eguagliato. Ma Tamberi ha risposto subito con la voce del leone ed un 2.37m ad Eberstadt, in Germania, che gli è valso il record indiscusso, indoor ed outdoor. È vero che tra i due non c’è sempre stato buon sangue, ma il tempo e la maturazione ha chiarito gli attriti passati ed ora la rivalità è diventata positiva per entrambi e ieri ne è stato l’esempio lampante.

Gli allenamenti mi dicevano che ero in forma, ma non credevo di poter arrivare già a 2.35m”, ha detto “Jimbo” Tamberi: “E pensare che fino a 2.33 ho fatto solo 9 passi di rincorsa. 2.35 è stato il mio primo salto con 11 appoggi dopo cinque mesi. Mi sono preso un break a 2.37 e sono passato a 2.40 soprattutto per riprendere fiato. Ma se questo è l’inizio devo dire che non c’è niente male”. E non è niente male affatto, perché con questo debutto stagionale, i due azzurri si sono subito issati in testa alle liste stagionali della disciplina, davanti a quel Mutaz Essa Barshim che due anni fa è salito a quota 2.43 e dopo il bronzo di Londra nel 2012 è dato tra i favoriti per il titolo a Rio.

Certamente mancano ancora diversi mesi all’evento a cinque cerchi e le condizioni saranno tutt’altre con la pedana all’aperto e senza la musica scelta appositamente da chi salta, ma la forma e la sicurezza nei mezzi di entrambi (e anche della Trost, che dal di fuori guarda, si diverte e si fa motivare da questi risultati) può crescere ancora, aiutata proprio dallo stimolo di battersi l’un l’altro. Ora Fassinotti vuole la rivincita e ha già dato appuntamento al prossimo meeting in cui si incroceranno: “E’ stata una lotta soprattutto con la mia nuova rincorsa: in 13 salti si è visto che ha appena 12 giorni di vita. Ci sono ancora tante cose da sistemare e ammetto che il 2,35 non è stato bellissimo. Ci rivediamo in pedana ad Hustopece il 13 febbraio!”. E noi non mancheremo.

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