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Antonio La Torre è intervenuto al talk di Atletica TV inquadrando la stagione azzurra del 2022 dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione. Queste le parole del Direttore tecnico delle squadre nazionali: “Dimenticare quello che abbiamo fatto a Tokyo, ricordandocene. È una stagione compressa e complessa, in 150 giorni ci giochiamo tanto, anche riguardo il futuro dell’atletica italiana. Dopo Tokyo ci guardano tutti con attenzione. Abbiamo consapevolezze maggiori e spirito di emulazione fortissimo, ma dobbiamo essere sempre realisti, rimanere con i piedi per terra, avere tanta umiltà e allenarsi sempre più intelligentemente”.
“Il 4 febbraio, nell’esordio di Berlino sui 60, ritroveremo Marcell Jacobs. Sta svolgendo un periodo di preparazione a Tenerife. È pienamente consapevole del ruolo, ma vedo lo stesso Marcell di sempre, sereno, disincantato, tranquillo, con tanta voglia di fare. Nelle indoor comincerà a fare spallate con i suoi competitor americani che sono molto agguerriti. E poi, all’aperto, il progetto è consolidare le performance sui 100”. Su Tamberi: “Potrà affrontare questa stagione con un’arma in più. La leggerezza che deriva dalla felicità per l’oro olimpico. Ha risolto nel migliore dei modi la sua magnifica ossessione e ora è libero di volare, dandosi come nuova motivazione Eugene. È un fuoriclasse, una fortuna per tutto lo sport italiano”. Sugli altri tre ori olimpici: “Nessuno tra Tortu, Desalu e Patta ha messo al centro della preparazione la stagione indoor, però all’aperto ci divertiremo nel vedere tanti italiani che si sfidano sul mezzo giro di pista”. Per i marciatori Palmisano e Stano l’appuntamento è “nella primavera inoltrata, non gareggeranno ai Mondiali a squadre in marzo. Tutti gli ori di Tokyo possono ambire ad arrivare a Parigi per riconfermarsi”.
Su Larissa Iapichino: “Da lei mi aspetto belle cose, senza pressioni eccessive. Ha dimostrato maturità nel riassorbire la mancata partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, che poteva essere assai dolorosa”. Sul mezzofondo: “Si sta costituendo un gruppo di lavoro diretto da Chicco Leporati: senza facili illusioni, credo ci siano le premesse per tornare a essere competitivi perlomeno in Europa. Nadia Battocletti nella dimensione continentale di Monaco potrà trovare una consacrazione importante, Gaia Sabbatini è una delle ragazze che può puntare anche oltre Parigi, pure a Los Angeles 2028”.
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