Atletica

Atletica, Europeo di Amsterdam. Gianmarco Tamberi: “Avevo temuto di non gareggiare”

Gianmarco Tamberi - Golden Gala 2016 - Foto Antonio Fraioli

Una gara perfetta ha dato quasi con facilità il titolo Europeo all’aperto a Gianmarco Tamberi, che dopo l’oro al mondiale al coperto ha bissato anche nella rassegna continentale con la misura di 2.32 fatta al primo tentativo. Quello che ha impressionato della gara dell’azzurro è stata la facilità nel salire di misura, lì dove i suoi avversari hanno patito una progressione folle e vertiginosa, che in tre salti ha portato alle medaglie

. Lì dove gli altri hanno lasciato errori, Tamberi ha varcato l’asticella con semplicità, chiudendo i conti con quattro salti, uno a ciascuna misura, prima di tentare, seppure invano, la misura di 2.40m. “Non mi aspettavo di vivere la gara così bene, sapevo che sarebbero bastati 2.32m per vincere e l’avevo detto ieri. Avrei voluto saltare qualcosina in più, l’avevo dichiarato in diverse interviste di questi giorni che l’obiettivo era provare i 2.40m, perché mi sentivo bene già dai salti di riscaldamento”, ha spiegato il marchigiano. “Però penso che fossi già abbastanza soddisfatto dopo l’oro, quindi un po’ di tensione è calata ed è un peccato perché queste sono ottime occasioni per mettere a segno quelle misure e non bisognerebbe farsele scappare”. Nonostante la gioia e l’esuberanza in pedana, con il solito look half-shave, la mimica di altri sport dopo ogni misura passata e un paio di backflip post-vittoria, Tamberi ha dichiarato che non è andato tutto per il meglio nell’avvicinamento alla finale: “Non l’ho detto negli scorsi giorni, perché volevo un po’ nasconderlo, però ho avuto un problema alla schiena che era peggio di quello che pensavo e ieri ho avuto una crisi emotiva perché ho avuto paura non solo di non poter esprimermi bene oggi, ma anche di mettere a rischio la preparazione del prossimo mese. Per fortuna la cosa non era così male e devo ringraziare il team medico e dei fisioterapisti, ma sopratutto la mia ragazza per essermi stata vicino”.

E proprio sull’esuberanza in campo ha spiegato: “Devo farmi prendere dalle emozioni, devo divertirmi per fare bene e se non mi diverto non ce la faccio. Bisogna divertirsi e bisogna crederci, è quello che ho provato a trasmettere anche agli altri ragazzi, visto che mi hanno scelto come capitano. Questo europeo è andato bene per tutti, ci sono state tante medaglie e tante buone prestazioni”. Ma il marchigiano sa anche essere lucido e ha messo questa vittoria in prospettiva: “E’ sempre bello vincere una medaglia d’oro, specie in una rassegna così, però sinceramente se non l’avessi presa, so che sarei stato deluso perché si sapeva che con 2.32m si vinceva l’oro e onestamente se non l’avessi fatto so che sarebbe stato a causa mia e di una brutta prestazione. Invece ho vinto e posso essere felice, però non può essere una gioia infinita perché tra un mese c’è Rio”.

La cronaca della gara:

Atletica, Europeo di Amsterdam: è oro per Gianmarco Tamberi

Una delle sue solite esultanze:

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