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La Francia dei record sfida la Polonia: Mbappè per avvicinare Benzema, Lloris eguaglia Thuram

Kylian Mbappe
Kylian Mbappe, Francia - Foto LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI

Thierry Henry ha giocato quattro mondiali e ha segnato sei gol. Kylian Mbappè sta giocando la sua seconda coppa del mondo, ha vinto la prima e a 23 anni ha già più gol iridati dell’ex fuoriclasse di Arsenal e Barcellona. È una delle mille statistiche che possono raccontare un calciatore che a 23 anni può permettersi di scomodare i mostri sacri, intaccarne i record ancor prima dei 25 anni di età. Kylian Mbappè, classe 1998, ha iniziato da tempo a fare capolino nella classifica dei marcatori di tutti i tempi dei Bleus. Nel giorno dell’ottavo di finale contro la Polonia in Qatar, è settimo, con 31 gol, al pari di Zidane, a -3 da Trezeguet e -6 da Benzema, l’amico rimasto a casa dopo l’infortunio. Poi gli altri miti: Platini (41), il compagno Griezmann (42), Henry (51) e l’altro partner di reparto Olivier Giroud (51), a caccia di gol per consolidare un primato che in ogni caso è destinato presto a cadere. La top 5 è lì ad un passo e per la scalata non bisognerà aspettare troppo A Mbappè mancano 20 gol per eguagliare il bomber del Milan e 7, fin qui, ne ha segnati nel solo 2022. Numeri da leggenda, che dà del tu ai miti, spendendo parole di supporto: “Pray for the King”, scrive su Twitter dopo le notizie preoccupanti su Pelè in arrivo dal Brasile. O’Rey è l’unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio (1958, 1962 e 1970), Mbappè a 23 anni cerca il secondo trionfo per poi avere una vita davanti per decidere quanti capitoli di storia scrivere ancora.

Uno, intanto, lo scriverà Hugo Lloris che contro la Polonia aggancerà Lilian Thuram per presenze complessive con la nazionale (142). “Un onore”, dice il portiere del Tottenham che ha esordito nel 2008 e coperto interamente il periodo del post Barthez. Deschamps deve guardarsi intorno in quello che è l’ultimo mondiale del titolarissimo di questi 14 anni. Per l’eredità Areola non convince fino in fondo, da valutare saranno Illan Meslier (Leeds) e Alban Lafont, aspettando le sorprese dei settori giovanili. D’altronde alla vigilia della Polonia, i giocatori della Francia si sono concessi una foto con le maglie indossate nei vivai. Grande assente Guendouzi, centrocampista dell’OM cresciuto nel Psg: troppa rivalità, meglio evitare in un momento di unione. Mbappè celebra la sua Bondy, Rabiot torna a vestire i colori del Creteil Lusitanos, mentre Giroud torna idealmente nel villaggio di Froges. Se c’è una cosa che proprio non spaventa la Francia è il futuro.

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