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La Fed Cup, Italia – Spagna e una squadra da (ri)trovare

Robera Vinci e Sara Errani - Australian Open 2015 - Foto Ray Giubilo

La trasferta di Fed Cup contro la Spagna (16-17 aprile, Lleida), valida per la permanenza nel World Group, si preannuncia più complicata che mai. Qualora la Spagna dovesse schierare, come prevedibile, Garbine Muguruza e Carla Suarez Navarro, l’impresa da affrontare sarebbe titanica. L’assenza di Camila Giorgi, che rifiutando la convocazione in nazionale ha interrotto i rapporti con la Fit, sarà un’aggravante in più, seppur la maceratese non stia attraversando un buon momento di forma.

Roberta Vinci non partecipa a una sfida di Fed Cup dalla famosa débacle di Genova, datata febbraio 2015, quando la coppia Errani/Vinci, all’epoca il binomio più forte del mondo, fu annichilita da Kristina Mladenovic e Caroline Garcia con il punteggio di 6-1 6-2. Tra Errani e Vinci, il giorno che ha preceduto quella sfida, qualcosa si è rotto. Sportivamente e umanamente. La romagnola si è detta disposta a giocare nuovamente il doppio con la Vinci, ma questa possibilità pare, ad oggi, piuttosto lontana dal tramutarsi in realtà.

Dopo il Playoff vinto lo scorso anno contro gli Stati Uniti di Serena Williams, l’Italia si appresta a sfidare la fortissima Spagna, in trasferta, sulla terra del Club de tennis Lleida. Quali saranno le quattro azzurre? Roberta Vinci potrà permettersi di saltare per la terza volta una sfida di Fed Cup, in particolar modo dopo il “Caso-Giorgi”? Sara Errani non sta attraversando un buon momento di forma, ma dovrebbe esserci. Stessa cosa dicasi per Francesca Schiavone, rientrata da poco nel giro della nazionale. E’ tornata da un lungo infortunio anche Karin Knapp che, anche se in condizioni ancora non ottimali, potrebbe e dovrebbe far parte della spedizione azzurra. Il quarto posto in squadra, se Vinci non dovesse andare, sarebbe probabilmente preso nuovamente da Martina Caregaro, valdostana classe 1992.

Il ritiro di Flavia Pennetta, i casi Giorgi e Vinci, lo stato di forma non eccelso di Errani e Knapp, ci vedono nettamente sfavoriti contro la Spagna, anche se in Fed Cup tutto può accadere. Sara Errani vanta un record di 8 vittorie e 2 sconfitte contro la Suarez Navarro, ma nelle altre sfide le azzurre sembrano avere, in mancanza di Roberta Vinci, poche chance. Andrà anche verificata l’eventuale tenuta psicologica della Muguruza, che in questa fase della stagione sta alternando alcune buone prove (poche, per le sue potenzialità) a momenti di vuoto mentale sconcertanti. La ‘verità azzurra’ è che manca il ricambio generazionale, anche se all’orizzonte si inizia a intravedere qualcosa di interessante. Difficile vivere nuovamente una fase come quella regalataci da Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci, ma, allo stesso tempo, non bisogna disperare. Il problema sarà mantenere una buona posizione in Fed Cup tra la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era, che mai potrà essere paragonata a quella attuale, ma che potrà regalarci qualche bella soddisfazione. Inutile fare nomi, ragazze promettenti ce ne sono, bisogna lasciarle crescere in pace. L’impressione è che manchi una scintilla, perché sono tutte impantanate tra il numero 200 e il 500 del mondo. Manca la giocatrice che, uscendo per prima dalle sabbie mobili dei tornei Itf, sappia trainare le altre dando loro consapevolezza, fiducia e voglia di emergere.

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