Serie A

Scudetto Milan, il pagellone della stagione: Leao il migliore, Maignan certezza

Rafael Leao
Rafael Leao - Foto Marti

E’ un trionfo. Il Milan vince uno scudetto insperato ma allo stesso tempo meritato e corona il sogno iniziato due anni e mezzo fa, quando dopo un disastroso 5-0 in casa dell’Atalanta l’avventura di Pioli con i rossoneri sembrava al capolinea. Invece, è iniziato un ciclo meraviglioso, che punta tutto sulla forza del gruppo e su una mentalità inscalfibile. E allora, andiamo a scoprire le nostre pagelle di quella che è una stagione da incorniciare. In considerazione i giocatori che hanno disputato più di dieci partite.

MILAN, LO SCUDETTO PASSA DALLA DIFESA

MILAN CAMPIONE, RIVIVIAMO LA CAVALCATA ROSSONERA

MILAN CAMPIONE, CAPOLAVORO DI PIOLI

SCUDETTO MILAN, IL FILM DEL CAMPIONATO

MAIGNAN voto 7.5 Non fa assolutamente rimpiangere Donnarumma. Un paio di errori in tutta la stagione, per il resto grande sicurezza tra i pali e nelle uscite, persino un assist per Leao contro la Sampdoria. Certezza.

CALABRIA voto 6.5 Probabilmente la sua miglior stagione è stata quella passata, ma il terzino destro conferma di essere cresciuto tantissimo e dà il giusto equilibrio su quella corsia. FLORENZI 6 Si vede poco, ma dopo un avvio difficile quando chiamato in causa risponde presente con personalità.

KALULU voto 7.5 Una delle note più liete. Inizialmente ultima riserva dietro, con l’infortunio di Kjaer e la bocciatura di Romagnoli, tocca a lui fare il centrale. E lo fa alla grande, dimostrando duttilità e maturità. KJAER voto 6.5 Purtroppo per lui la sua stagione si interrompe sul più bello. Fino ad allora era stato perfetto.

TOMORI voto 7 Pochissimi passaggi a vuoto per il difensore inglese, tra i protagonisti di questa stagione trionfale. Annulla gli attaccanti avversari, imposta il gioco da dietro, paga solo qualche infortunio di troppo. ROMAGNOLI voto 5.5 Non è riuscito a sfruttare a suo vantaggio l’infortunio di Kjaer: dopo qualche presenza che coincide con un periodo di appannamento della squadra, si fa male e il suo posto viene preso da Kalulu. Destinato ad andar via.

THEO HERNANDEZ voto 7 Devastante, a tratti fuori categoria per la Serie A. Ma non sempre continuo. Il suo gol contro l’Atalanta, però, vale il prezzo del biglietto della stagione, e ha avuto un importante peso specifico per lo scudetto. Il prossimo anno, se lo si tratterrà, gli si chiede più equilibrio.

TONALI voto 8 Un altro giocatore rispetto alla passata stagione in cui persino il suo riscatto sembrava complicato. Si prende il posto da titolare in mezzo al campo e non lo schioda più nessuno, è un 2000 ma gioca con la personalità di un veterano. Pedina chiave.

BENNACER voto 7 Frenato dagli infortuni, ma quando c’è si vede. Maestro in mezzo al campo, detta i tempi e col suo ritorno nella fase finale della stagione il Milan accelera ancora verso lo scudetto.

KESSIE voto 6 Non di certo una grande stagione la sua, in rotta di collisione coi tifosi per il suo diniego al rinnovo del contratto. Ma l’anno prima è stato tra gli artefici della grande crescita, per cui anche in una brutta annata strappa la sufficienza. Non più indispensabile, ma nel finale di stagione torna a giocare con continuità perché serve la sua fisicità. BRAHIM DIAZ voto 5 Inizia benissimo, poi scompare. Il Covid non può essere una motivazione valida, probabilmente aver puntato su di lui per il ruolo da trequartista non è stata una scelta azzeccata. Comprimario per larghi tratti, se il Milan ha vinto lo scudetto non è stato merito suo. KRUNIC voto 6 Chiamato in causa più spesso del previsto, mette fisicità e non sfigura. Pioli ha rivitalizzato anche lui. BAKAYOKO voto 5 Le poche volte che si è visto ha fatto danni, ha il merito di essersi fatto vedere poche volte.

SAELEMAEKERS voto 5.5 Finisce persino per perdere il posto, non fa mai mancare l’impegno ma è troppo arruffone in tante partite. L’anno scorso sicuramente meglio, quest’anno non brilla. MESSIAS voto 6.5 Nella seconda parte di stagione si prende delle belle soddisfazioni, anche se con poca continuità. Ma è stato un rinforzo utile per allargare la rosa.

LEAO voto 9 Semplicemente devastante. E’ l’MVP di questa stagione per il Milan, imprendibile sulla corsia di destra, estroso, talvolta quasi comico. Sembra giocare con una leggerezza quasi esagerata, ma quando è in giornata colpisce, sfonda le difese, regala punti. Una buona fetta dello scudetto è merito suo. REBIC voto 6 Si vede poco, i tifosi se lo ricorderanno per la vicenda del gol di Messias con lo Spezia e del testa a testa con Serra. Ed è tutto dire.

GIROUD voto 7 Ottima prima stagione per il francese, chiamato a giocare di più del previsto per i tanti problemi fisici di Ibrahimovic. La sua doppietta nel derby, di fatto, ha deciso questo scudetto, e la doppia cifra premia il suo lavoro di punta vecchio stile. IBRAHIMOVIC voto 6 Alla fine per minutaggio è quasi una comparsa in questa stagione: qualche gol pesante, persino un autogol, poi tanti infortuni e la sensazione che abbia aiutato la squadra soltanto nello spogliatoio. Il che, comunque, è già tanto. Il suo futuro sembra lontano dai campi di gioco, ma chiudere con uno scudetto è già grandioso.

PIOLI voto 10 E’ lui il top player di questa cavalcata. Sottovalutato, considerato bravo ma non da big, bravo a metà perché nelle sue precedenti avventure dopo un po’ si è rotto qualcosa. Magari succederà anche al Milan, ma intanto è entrato nella leggenda rossonera dalla porta principale. Alzi la mano chi avrebbe mai pensato una cosa del genere a inizio stagione. Il Milan ha vinto lo scudetto, Pioli ha vinto lo scudetto: ora anche i numeri parlano per lui.

SportFace