[the_ad id=”10725″]
“Una sfida per voi, rappresentanti dello sport e delle aziende che sponsorizzano gli eventi sportivi, è quella di mantenere la genuinità dello sport, proteggerlo dalle manipolazioni e dallo sfruttamento commerciale. Sarebbe triste, per lo sport e l’umanità, se la gente non riuscisse più a confidare nella verità dei risultati sportivi o se il cinismo e il disincanto prendessero il sopravvento sull’entusiasmo e sulla partecipazione gioiosa e disinteressata”. Lo ha detto Papa Francesco nell’udienza del primo Incontro mondiale “Sport e Fede”, in corso presso l’Aula Paolo VI nella Città del Vaticano. “Nello sport, come nella vita, è importante lottare per il risultato, ma giocare bene e con lealtà è ancora più importante – ha sottolineato il Papa – Ringrazio pertanto tutti voi per i vostri sforzi nello sradicare ogni forma di corruzione e manipolazione. So che è in atto una campagna guidata dalle Nazioni Unite per lottare contro il cancro della corruzione. Quando le persone lottano per creare una società più giusta e trasparente, collaborano con l’opera di Dio”.
Il Pontefice ha poi proseguito:“Lo sport non è solo riservato agli atleti di grandi prestazioni. C’è anche uno sport dilettantistico, amatoriale, ricreativo, non finalizzato alla competizione, ma che consente a tutti di migliorare la salute e il benessere, imparare a lavorare in squadra, saper vincere ma anche saper perdere. Per questo è importate che tutti possano partecipare alle attività sportive. Le nostre tradizioni religiose condividono l’impegno per assicurare il rispetto della dignità di ogni essere umano – ha dichiarato il Pontefice – Perciò è bello sapere che le istituzioni sportive mondiali hanno preso a cuore così coraggiosamente il valore dell’inclusione. Il movimento paralimpico e altre associazioni sportive a sostegno delle persone con disabilità, come Special Olympics, hanno avuto un ruolo decisivo. In questo momento penso anche a tanti bambini e ragazzi che vivono ai margini della società. Vorrei incoraggiare tutti a lavorare insieme affinché possano accedere allo sport in condizioni dignitose, specialmente quelli che ne sono esclusi a causa della povertà”.