Ciclismo

Ciclismo, dolce sconfitta per Mark Cavendish al Tour of Qatar

Mark Cavendish - Foto troye owens CC BY SA 2.0

Mark Cavendish è tornato. Il velocista della Dimension Data perde per pochi centimetri l’ultima battaglia con Alexander Kristoff (Katusha), re nello sprint sul traguardo di Doha che ha chiuso il Tour of Qatar 2016, ma vince la classifica generale della corsa. Per il corridore britannico, reduce da un 2015 in chiaroscuro, è un déjà-vu dopo il successo del 2013 e una grande iniezione di fiducia per il proseguo della stagione.

Davvero questione di centimetri. Sul traguardo di Doha Corniche è stato un testa a testa mozzafiato tra il leader della corsa Mark Cavendish e l’indiscusso padrone delle volate di questa edizione del Tour of Qatar, Alexander Kristoff. Ancora una volta l’ha spuntata il norvegese al fotofinish, conquistando così la terza tappa su un totale di cinque complessive. Sorride amaro, invece, il 31 enne britannico, che però si consola con la maglia gialla di leader. Terzo il belga Roj Jans, quinto e migliore degli italiani Sacha Modolo. In classifica generale Mark Cavendish ha chiuso con cinque secondi di vantaggio proprio su Alexander Kristoff e otto sul belga Greg Van Avermaet (Bmc). Appena fuori dal podio un altro corridore Bmc, il nostro Manuel Quinziato, quarto a dodici secondi.

Mark Cavendish si è laureato campione in Qatar grazie al successo nella tappa d’esordio e ai piazzamenti in tutte le altre frazioni. Pur avendo regalato alla sua squadra la prima gioia nel World Tour, l’orgoglio del campione sarà stato certamente ferito dalle ripetute sconfitte negli sprint con Alexander Kristoff (tre a uno per il corridore della Katusha gli head to head). Senza dimenticare, poi, che dopo la cronometro del 10 febbraio la maglia gialla era saldamente sulle spalle del compagno di squadra Edvald Boasson Hagen; il norvegese, però, ha forato nelle fasi finali della penultima tappa, giungendo attardato all’arrivo e restituendo la leadership a “Cav”. A Doha all’inglese è mancato il guizzo decisivo, ma la classifica generale è comunque un buon palliativo.

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