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John Isner parla ai microfoni in conferenza stampa al termine della semifinale di Wimbledon 2018 giocata contro Kevin Anderson e conclusasi con la vittoria del sudafricano per 7-6 6-7 6-7 6-4 26-24.
“Mi sento male in questo momento. Il tallone sinistro mi sta uccidendo e ho una terribile vescica nel piede destro. Sono stato meglio“ esordisce il giocatore statunitense che esce con l’amaro in bocca da un quinto set lungo ed estenuante per entrambi i tennisti che sono rimasti in campo per un totale di 6 ore e 41 minuti. In merito alla lunghezza dell’ultimo set si ritorna al dibattito sull’introduzione o meno del tiebreak e anche Isner esprime la sua opinione: “Tie-break al quinto set? Sono d’accordo con Anderson, personalmente penso che sarebbe una buona opzione inserirlo quando si arriva sul 12 pari nel conto dei game. Se non si riesce a prevalere sull’avversario prima del 12-12 allora che ci sia un tie-break. Ho anche chiesto, scherzando, all’arbitro di farci giocare il tiebreak“.
John Isner era stato protagonista anche di un’altra lunga sfida sui campi di Wimbledon nel 2010 ma il giocatore ha detto di non averci pensato e soprattutto che “Kevin ha giocato molto bene e si è conquistato la vittoria. Io non ho avuto molte occasioni ma ho dato il mio meglio”. Una semifinale da record per lo statunitense che però non si consola in questo modo: “Consolarmi? No, sono deluso di aver perso perchè ero molto vicino ad una finale Slam ma non è arrivata”.
Molti i complimenti rivolti all’avversario di giornata che secondo Isner “E’ stato in grado di vincere più punti importanti. Avrei potuto fare qualcosa di più quando è scivolato e io l’ho visto scivolare ma il mio colpo non è stato preciso e lui è riuscito a rientrare nello scambio” prima di lodare il metodo di lavoro di Anderson: “Kevin è un ottimo giocatore. Ho molto rispetto per lui perchè lavora sodo ed è uno dei giocatori più professionali nel circuito“.
E ora che possibilità avrà Anderson in finale? “Chiunque vinca la semifinale tra Djokovic e Nadal sarà il favorito se si pensa al tanto tempo trascorso da Anderson in campo ma se Kevin servirà come oggi con una alta percentuale di prime allora avrà le sue possibilità”.
Una piccola soddisfazione, però, è arrivata per Isner: “Sono felice di aver fatto la mia prima semifinale Slam ma sono deluso per come è andata oggi. Ora sta a me andare avanti e pensare appena torno in America a giocare sul cemento che è la mia superficie preferita”.