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Us Open 2022, l’analisi del tabellone femminile: Swiatek da numero uno, ma è un tutte contro tutte

Iga Swiatek
Iga Swiatek, Indian Wells 2022 - foto Ray Giubilo

Con il sorteggio dei due tabelloni principali, avvenuto nel corso della giornata di ieri, ci avviciniamo a grandi passi verso l’inizio dell’ultimo slam stagionale, gli Us Open 2022. In campo femminile ormai da tempo risulta piuttosto complesso restringere a pochi nomi il cerchio delle favorite, a Flushing Meadows le prime quattro teste di serie sono Iga Swiatek, Anett Kontaveit, Maria Sakkari e Paula Badosa, ma ad oggi sembra difficile immaginare le ultime tre assolute protagoniste del torneo. Analizziamo il tabellone suddiviso per quarti, cercando di capire dove sono finite anche le tante mine vaganti presenti.

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Iga Swiatek si presenta a New York da numero uno del mondo, ma con un rendimento non esaltante negli ultimi due mesi. Prima a Wimbledon, poi nella sua Varsavia, ed infine nei due tornei di preparazione sul cemento nordamericano sono arrivate sconfitte precoci per la tennista polacca. Un calo certamente fisiologico dopo il dominio incontrastato al quale abbiamo assistito per circa quattro mesi, e in ogni caso resta una delle poche certezze ad alto livello nel panorama attuale del circuito femminile. Il sorteggio oggettivamente poteva andarle meglio, già a partire da una possibile sfida al secondo turno contro Sloane Stephens, ex vincitrice del torneo e giocatrice che davanti al pubblico di casa tende sempre ad esaltarsi. Al terzo turno, eventualmente, potrebbe esserci un’Alexandrova che sta vivendo un’ottima stagione e negli ottavi l’Anisimova che è tra le più costanti di quest’annata. Attenzione anche al risveglio un po’ improvviso di Petra Kvitova, finalista a Cincinnati dopo una prima parte di 2022 abbastanza deludente. L’altra testa di serie alta di questo quarto di tabellone però è Jessica Pegula, che dà l’idea di non essere troppo lontana dal poter trionfare in uno slam. Il tennis c’è, il rendimento anche, sembra solo questione di tempo l’arrivo di un picco. E chissà che non possa avvenire proprio nel torneo di casa.

Il secondo quarto di tabellone è presidiato dalla numero quattro Paula Badosa, anche lei non esattamente in un periodo di forma esaltante. Periodo che dura anche da un po’ di mesi, a dire il vero. I primi due turni non paiono insormontabili, ma Vika Azarenka nei sedicesimi già potrebbe rappresentare un ostacolo molto difficile per l’iberica. Molto interessante anche l’ultimo sedicesimo di questa zona, nella quale una Sabalenka che ultimamente sembra essersi ritrovata potrebbe sfidare al terzo round la vincitrice di Wimbledon Elena Rybakina. Di nomi ce ne sono comunque diversi, a partire dalla campionessa uscente Emma Raducanu, che facciamo obiettivamente fatica ad inserire però tra le maggiori pretendenti al titolo quest’anno. Per la giovane britannica già l’esordio contro Alize Cornet potrebbe risultare fatale. E non possiamo dimenticare Naomi Osaka, sulla quale è difficile fare pronostici. Una Osaka al top della forma sarebbe qui la vera favorita del torneo, ma di quella giocatrice non c’è traccia da ormai un anno e mezzo. Doveroso cenno, infine, a Venus Williams, che si presenta agli Us Open a venticinque anni di distanza dalla prima volta e sfiderà Van Uytvanck.

Lo stesso discorso fatto sulla Badosa si può traslare su Maria Sakkari, in teoria terza testa di serie dell’evento e favorita di questo spicchio di tabellone, almeno stando alla classifica. Ma i numeri non dicono tutto e la greca al momento non sembra poter dare garanzie sufficienti in ottica titolo. Nel suo ottavo son presenti un’altra delle ultime vincitrici di questo torneo, vale a dire Bianca Andreeescu, ma soprattutto due spauracchi che corrispondono ai nomi di Caroline Garcia e Beatriz Haddad Maia. Chi sembra invece poter dare maggiori sicurezze è Simona Halep, semifinalista nell’ultimo slam giocato e poi vincitrice del 1000 di Toronto poche settimane fa. La cura Mouratoglou funziona e dando un’occhiata alle possibili avversarie un posto quantomeno negli ottavi dovrebbe arrivare per la rumena; poi potrebbero iniziare i problemi con una tra Gauff e Keys.

Arriviamo all’ultimo quarto di tabellone e anche qui regna decisamente il caos. Anett Kontaveit è la numero due del seeding, ma da tempo non gioca ai suoi livelli e in generale nei tornei dello slam non è mai riuscita a mostrare il suo meglio; un solo quarto di finale in carriera, due anni fa a Melbourne. Ons Jabeur ha la testa di serie numero cinque, ma nel suo sedicesimo attenzione alla potenza di Shelby Rogers sui campi di Flushing Meadows; le cose non diventerebbero poi più facili negli eventuali ottavi, dato che sia Kasatkina che Kudermetova hanno tutte le qualità per fare un buon cammino. Presente anche la finalista uscente Leylah Fernandez, che però è da poco rientrata sul circuito dopo il pesante infortunio subito nei quarti del Roland Garros. E quindi chissà che non possa arrivare l’ultimo squillo di Serena Williams. La condizione mostrata nelle ultime uscite non sembra poter permettere voli pindarici, ma senza ombra di dubbio ci terrà ad uscire di scena con il botto.

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