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Tennis, Toni Nadal: “Vince chi ha più fame. Super coach Sinner? Bacchetta magica non esiste”

Toni Nadal e Carlos Moya - Foto Ray Giubilo

Rafael Nadal proverà a conquistare il 21esimo Slam nella finale degli Australian Open 2022 contro il russo Daniil Medvedev. Si tratterebbe di un traguardo storico, sfuggito sia a Roger Federer nel 2019 sia a Novak Djokovic nello US Open dello scorso settembre. Destino vuole che lo spagnolo debba vedersela proprio con Medvedev, che impedì a Djokovic di vincere lo Slam numero 21. Toni Nadal, zio ed ex allenatore di Rafael, però è convinto che lo spagnolo possa farcela. “Penso proprio che questo ventunesimo Slam possa arrivare domani – ha detto in un’intervista a La Gazzetta dello Sport -. Conosco molto bene mio nipote, queste partite le vince chi ha più voglia, più fame. Con questo non voglio dire che Medvedev non ha possibilità di vincere, ma non serve parlare di tattiche, di servizio: sarà determinante l’atteggiamento“.

C’è un carburante che anima Rafa, ed è la passione per la competizione, per questo sport, il non darsi mai per vinto, sapendo che alla lunga il duro lavoro paga sempre. Certamente contano anche i record, ma questi arrivano a conclusione di un lungo percorso – ha sottolineato Nadal -. Non è questo che dà forza a mio nipote, bensì l’avere sempre una battaglia da affrontare e vincere“. Infine, Toni Nadal ha parlato del tennis italiano, rispondendo in merito all’ipotesi che il grande coach di cui parla Jannik Sinner non sia proprio lui. Toni non conferma, ma nemmeno smentisce, limitandosi a dire: “Non credo esistano super coach, conosco solo dei super giocatori; in campo ci va uno solo, è l’atleta che deve lavorare e cercare sempre di migliorare: non esiste la bacchetta magica…“.

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