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Buone notizie solo in parte, quelle che arrivano dai match dei tennisti azzurri impegnati quest’oggi nelle qualificazioni dei tornei Atp/Wta di questa settimana.
Bene Camila Giorgi, che a Birmingham ha superato 6-0 7-6 la statunitense Grace Min ed è così approdata al terzo e decisivo turno delle qualificazioni: battendo domani la vincente di Stollar-Fett approderebbe al tabellone principale dell’Aegon Open Classic, primo Wta Premier della stagione “erbivora”.
Partita senza storia nel primo set: la Giorgi è stata a tratti impeccabile col servizio (specie con la prima, col quale ha vinto 10 punti sui 13 serviti) e brava a salvare l’unica palla break concessa; prestazione eccellente anche in fase di risposta: alla fine strapperà per ben tre volte la battuta all’avversaria. 6-0 finale netto e ben fotografato dai 14 punti in più vinti dalla maceratese, 26 a 12.
Più lottata la seconda frazione, complice un rendimento migliore, al servizio, da parte della giocatrice originaria di Atlanta. Un break per parte, percentuali di punti vinti simili sia al servizio che in risposta, la conclusione fisiologica non poteva che essere il tie-break. E qua la Giorgi è stata abile a rimontare uno svantaggio di 5 punti a 2, e a scongiurare il terzo set. Alla fine si è imposta per 7 punti a 5.
Niente da fare, invece, per Andreas Seppi, sceso in campo ad Halle per giocarsi l’accesso nel main-draw dell’Atp 500 tedesco. L’altoatesino ha lottato, ma alla fine si è dovuto arrendere in due set, 6-4 7-5, a Lukas Lacko, che mai aveva incontrato prima di quest’oggi.
Il primo set gli è scappato via a causa dell’unica palla break concessa, che lo slovacco ha sfruttato abilmente. Percentuali ottime, con la prima, per entrambi; Seppi insufficiente con la seconda, e alla fine del parziale (e della partita) sarà proprio questo a fare la differenza. Match più equilibrato nel secondo set, almeno fino al 5 pari. Là l’azzurro ha ceduto il secondo break della frazione, consentendo a Lacko di andare a servire per chiudere la pratica qualificazione. 6-4 7-5 in un’ora e venti di gioco: per Seppi troppo pochi gli appena 8 punti su 24 vinti con la seconda.